Approvato il DL Sostegni bis

Il Consiglio dei ministri di ieri ha approvato il DL Sostegni bis da 40mld. Nel corso della conferenza stampa il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha osservato che:

 – è un decreto diverso dal passato, perché guarda al futuro, a un Paese che si riapre. Ci aspettiamo che la nostra economia abbia un rimbalzo già in questo trimestre. Le cifre di crescita di quest’anno probabilmente saranno riviste a rialzo, ma è presto per parlare di crescita sostenuta, perché per affermarsi ha bisogno del Pnrr.  – un’importante novità è l’arco temporale che abbraccia i sostegni: ci sono ora 370mila nuove partite Iva che vengono incluse nel programma di sostegno: per la prima volta accanto al criterio del fatturato si adotta anche quello dell’utile, che ovviamente è un criterio molto più giusto, ma ci vuole più tempo per poter distribuire i sussidi accertando l’utile.  – entro la fine della prossima settimana sia il decreto Governance sia il decreto Semplificazioni verranno presentati, immagino approvati, e inviati alla Commissione europea. Sull’applicazione del Recovery Plan non c’è alcun ritardo.  – Sulla prossima riforma fiscale ha chiosato che il principio di progressività va riaffermato,la riforma deve contribuire alla crescita, non è tempo di politiche fiscali restrittive.

In attesa della pubblicazione in GU, si allega l’ultima versione del testo circolante.
Di seguito una scheda di sintesi delle principali misure:

  • I ristori a fondo perduto ammontano a 15,4 miliardi:
  • – per i ristori automatici identici a quelli del primo dl sostegni sono stanziati 8 miliardi di euro,
    – per quelli (alternativi) che emergono dal confronto del fatturato tra il periodo dal primo aprile 2020 al 31 marzo 2021 e il periodo dal primo aprile 2019 al 31 marzo 2020 sono stanziati 3,4 miliardi,
    – per i ristori “a conguaglio” calcolati sul risultato d’esercizio i fondi ammontano a 4 miliardi.
  • Arrivano in tutto 126,58 milioni di euro in due anni ad Anas per il monitoraggio e la manutenzione delle strade. Di questi 88,7 milioni di euro in due anni (35,5 milioni nel 2021 e 53,2 milioni nel 2022) saranno riversati ad Anas dalle Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana per garantire la sicurezza della circolazione stradale e la copertura degli oneri connessi alle attività di monitoraggio, sorveglianza, gestione, vigilanza, infomobilità e manutenzione delle strade inserite nella rete di interesse nazionale. Lo stesso articolo della bozza prevede di spendere 12,63 milioni di euro nel 2021 e 25,257 milioni nel 2022 per assumere in Anas, tra quest’anno e il prossimo, 370 unità di personale in possesso di alta specializzazione nei settori dell’ingegneria, dell’impiantistica, dell’elettrotecnica e della manutenzione delle infrastrutture stradali, con contratti a termine, per la manutenzione e l’ispezione dell’intera rete stradale.
  • Fino al 31 dicembre alla NaSPI non si applica la riduzione del 3% mensile a partire dal quarto mese di fruizione. Dal 1° gennaio 2022 l’importo della prestazione è calcolato applicando le riduzioni corrispondenti ai mesi di sospensione trascorsi. Il costo della misura è stimato in 327,2 milioni di euro. 
  • Arriva, come atteso, un fondo da 600 milioni di euro per i Comuni per ridurre la Tari per gli esercizi commerciali che sono rimasti chiusi per via del Covid. Allo stesso modo si conferma, come anticipato nei giorni scorsi, che lo “sconto” in bolletta per gli esercizi commerciali, disposto fino a giugno dal dl Sostegni, viene esteso anche al mese di luglio. Si tratta della proroga della norma che prevede che l’Arera, operi una riduzione della spesa sostenuta dalle utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse dagli usi domestici, con riferimento alle voci della bolletta identificate come “trasporto e gestione del contatore” e “oneri generali di sistema”. Come già anticipato nelle scorse settimane il decreto prevede anche lo slittamento dal 1 luglio a gennaio 2022 dell’entrata in vigore della plastic tax.
  • Novità sul contratto di espansione con un sostanziale ampliamento delle aziende che vi possono aderire. Il contratto di espansione consente l’uscita dei lavoratori che si trovano a 60 mesi dalla pensione di vecchiaia o di anzianità, con un percorso di esodo incentivato. Inizialmente era destinata a imprese con almeno 500 dipendenti, soglia già abbassata nei mesi scorsi a 250. Il dl Sostegni bis abbassa ancora la soglia a 100 dipendenti. Gli oneri derivanti dalla norma sono stimati in 101,7 milioni di euro per il 2021, 225,5 milioni per il 2022 e 50,5 milioni di euro per l’anno 2023.  
  • Arrivano 100 milioni di euro per quest’anno per le attività economiche che sono state chiuse dall’inizio dell’anno per un periodo complessivo di almeno quattro mesi. L’articolo prevede di creare al ministero dello Sviluppo economico un fondo, denominato “Fondo per il sostegno alle attività economiche chiuse”, con una dotazione appunto di 100 milioni di euro per l’anno 2021, e che i soggetti beneficiari e l’ammontare dell’aiuto saranno determinati con decreto del ministero dello Sviluppo economico, con cui saranno anche individuate le modalità di erogazione della misura tali da garantire il pagamento entro i successivi trenta giorni.  
  • La ripresa dell’invio delle cartelle fiscali e della riscossione viene fatto slittare al 30 giugno, come previsto. Le attività riprenderanno dunque regolarmente dal 1° luglio. L’articolo in questione prevede però che restino validi gli atti e i provvedimenti adottati e gli adempimenti svolti dall’agente della riscossione nel periodo dal 1° maggio 2021 alla data di entrata in vigore del decreto Sostegni bis. 
  • Previsti centocinquanta milioni di euro in più per i fondo turismo dedicato al sostegno delle agenzie di viaggio, i tour operator e le imprese turistico-ricettive, 50 milioni per l’istituzione di un nuovo fondo per le città d’arte e proroga di un anno del bonus alberghi, fino al periodo d’imposta 2022. Per quanto riguarda il bonus alberghi, la bozza dispone che venga applicato anche nel terzo periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data del 31 dicembre 2019, dunque il 2022.
  • I datori di imprese particolarmente colpiti dalla crisi dovuta al Covid potranno presentare domanda di cassa integrazione straordinaria per una durata massima di 26 settimane nel periodo tra la data di entrata in vigore del decreto e il 31 dicembre 2021. Potranno accedere all’ulteriore periodo di cassa le imprese che nel primo semestre del 2021 hanno subito un calo del fatturato del 50% rispetto al primo semestre del 2019. Inoltre, la riduzione media oraria non potrà essere superiore all’80% dell’orario giornaliero, settimanale o mensile dei lavoratori interessati dall’accordo collettivo. Inoltre, per ciascun lavoratore, la percentuale di riduzione complessiva dell’orario di lavoro non potrà essere superiore al 90% nell’arco dell’intero periodo per il quale l’accordo collettivo è stipulato. Ancora, ai lavoratori impiegati a orario ridotto è riconosciuto un trattamento speciale di integrazione salariale, in misura pari al 70% della retribuzione globale che sarebbe loro spettata per le ore di lavoro non prestate. Il limite di spesa massimo è fissato in 557,8 milioni di euro per il 2021.
  • Arrivano altre risorse – 120 milioni di euro nel 2021 – per sostenere le imprese colpite dal Covid, in particolare i ristoranti e i negozi dei centri storici, e le imprese del settore wedding e degli eventi privati. Parte dello stanziamento – 20 milioni di euro – saranno però destinati ad interventi in favore dei parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici.
  • Previsto un incremento di ulteriori 450 milioni di euro, per quest’anno, del fondo istituito dalla Manovra nello stato di previsione del Mims per l’erogazione di servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale, destinato anche a studenti, per far fronte alle esigenze dovute alle misure di contenimento per l’emergenza Covid (con possibile ricorso da parte da Regioni e Comuni a bus privati con conducente, taxi e ncc).
  • Si prevede che le convenzioni con bus privati, taxi e ncc possano essere stipulate – previa intesa con la Regione e nei limiti delle risorse ad essa assegnate – anche dagli uffici dirigenziali periferici del ministero dell’Istruzione quando emerga la necessità di erogare servizi aggiuntivi destinati esclusivamente agli studenti della scuola secondaria di primo o di secondo grado, per la definizione del più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano. Le risorse devono essere ripartite tra le Regioni con decreto ministeriale, con cui determinare anche l’erogazione prevista a titolo di compensazione – nel limite massimo di 45 milioni – alla luce dei maggiori costi sostenuti per la sanificazione e la disinfezione, in favore delle aziende di trasporto pubblico regionale o locale e per gli altri operatori con cui si possono stipulare convenzioni.
  • Arriva, fino al 31 ottobre 2021, il contratto di rioccupazione, un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato diretto a incentivare l’inserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori in stato di disoccupazione nella fase di ripresa delle attività dopo l’emergenza epidemiologica. Condizione per l’assunzione con il contratto di rioccupazione è la definizione, con il consenso del lavoratore, di un progetto individuale di inserimento, finalizzato a garantire l’adeguamento delle competenze professionali del lavoratore stesso al nuovo contesto lavorativo. Il progetto individuale di inserimento ha una durata di sei mesi, specifica la norma. Al termine del periodo di inserimento le parti possono recedere dal contratto, mentre se nessuna delle parti recede il rapporto prosegue come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Per la sottoscrizione di un contratto di rioccupazione, ai datori di lavoro privati (con esclusione del settore agricolo e del lavoro domestico) è riconosciuto, per un periodo massimo di sei mesi, l’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro. Il limite massimo è fissato a 6.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile. L’incentivo è riconosciuto nel caso in cui il datore non abbia proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o a licenziamenti collettivi nei sei mesi precedenti l’assunzione. Si perde l’incentivo (con il recupero delle somme ricevute), invece, se al termine del periodo di prova si provvede al licenziamento del neo assunto. Non solo: revoca dell’incentivo anche nel caso di licenziamento collettivo o individuale per giustificato motivo oggettivo di un lavoratore impiegato nella stessa unità produttiva e inquadrato con lo stesso livello e categoria legale di inquadramento del lavoratore assunto con gli esoneri effettuato nei sei mesi successivi all’assunzione incentivata. Il beneficio previsto dal Sostegni bis è cumulabile con altri esoneri contributivi previsti a legislazione vigente. Dalla norma sono stimate minori entrate contributive pari a 716,8 milioni di euro per l’anno 2021 e a 381,3 milioni di euro per l’anno 2022.
  • Per le aziende che chiedono la cassa Covid entro fine giugno il blocco dei licenziamenti è prorogato al 28 agosto. Dal 1° luglio le aziende che utilizzano la cassa ordinaria non dovranno pagare le addizionali e non potranno licenziare mentre utilizzano la cassa integrazione. 
  • Proroga di 4 mesi del Reddito di emergenza. Le domande per le nuove mensilità dovranno essere presentate all’Inps entro il 31 luglio. Per la misura è stato fissato un limite di spesa di 884,4 milioni di euro per il 2021. 
  • Un Fondo da 50 milioni di euro presso il Mims da istituire con il fine di consentire una più efficace distribuzione degli utenti del trasporto pubblico di linea, nonché di realizzare un più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività economiche, lavorative e didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, tenuto conto delle misure di contenimento. Nel dettaglio, secondo la bozza, 35 milioni sono previsti per contributi in favore delle imprese e delle Pubbliche amministrazioni che provvedano (secondo la disposizione dell’art. 229, c. 4, del dl Rilancio), previa nomina del mobility manager, a predisporre il piano degli spostamenti casa-lavoro (Pscl) del proprio personale entro il 31 luglio. I contributi sono destinati al finanziamento di iniziative di mobilità sostenibile, incluse iniziative di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing. I restanti 15 milioni vanno, secondo lo stesso principio, in contributi per gli istituti scolastici di ogni ordine e grado che provvedano, previa nomina del mobility manager scolastico, a predisporre, sempre entro il 31 luglio, il piano degli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni.
  • Un finanziamento non superiore a 100 milioni di euro a titolo oneroso per Alitalia in amministrazione straordinaria (As) e alle altre società del gruppo in As, da utilizzare per la continuità operativa e gestionale. Lo prevede la bozza del dl Sostegni bis (o dl Imprese), attesa oggi in Consiglio dei ministri, presa in visione da Public Policy, “al fine scongiurare il rischio di interruzione del servizio di trasporto aereo di linea di passeggeri e garantire la continuità territoriale. Il finanziamento da disporre con decreto del ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il ministro dell’Economia, ha una durata massima di 6 mesi, “nelle more delle valutazioni della Commissione europea” con cui si svolge la trattativa per la partenza della Newco Ita.
  • Previsto un incremento di 200 milioni di euro per il 2021 del Fondo per il sostegno alle grandi imprese, istituito presso il Mise dal primo dl Sostegni per aiuti in forma di finanziamenti (da restituire nel termine massimo di 5 anni), volti a consentire il proseguimento dell’attività economica in situazioni di temporanea difficoltà finanziaria dovute alla crisi connessa con l’emergenza Covid. 
  • Arriva la norma per commissariare l’Anpal e per ridisegnare la governance dell’Agenzia per le politiche attive del lavoroL’Agenzia per le politiche attive, guidata al momento da Domenico Parisi, nominato dall’allora ministro del Lavoro Luigi Di Maio, all’epoca del Governo Conte I, è infatti da tempo al centro di polemiche e accusata da più parti di non raccogliere i risultati attesi. La norma inserita nel dl Sostegni prevede che il direttore sia scelto tra esperti ovvero tra personale incaricato di funzioni di livello dirigenziale generale delle amministrazioni pubbliche o altro personale in possesso di provata esperienza e professionalità nelle materie di competenza dell’Anpal. Inoltre, si specifica che il direttore ha la rappresentanza legale dell’Anpal, provvede all’attuazione degli indirizzi e delle linee guida adottate d’intesa con il consiglio di amministrazione e approvate dal ministro del Lavoro e presenta al consiglio di amministrazione il bilancio preventivo e il conto consuntivo. Ancora, riferisce periodicamente al ministro del Lavoro e al consiglio di amministrazione e presenta una relazione annuale sull’attività svolta dall’Agenzia. Al direttore sono assegnati i poteri e la responsabilità della gestione dell’Anpal, nonché la responsabilità per il conseguimento dei risultati fissati dal ministro del Lavoro nell’ambito, ove possibile, di massimali di spesa predeterminati dal bilancio o, nell’ambito di questo, dal ministro stesso. È inoltre facoltà del direttore proporre all’approvazione del ministro del Lavoro, di concerto con il ministro dell’Economia, modifiche ai regolamenti interni di contabilità. Modificata poi la composizione del cda. La nuova formazione prevede la presenza di tre dirigenti, di cui almeno uno incaricato di funzioni di livello dirigenziale generale, delle amministrazioni pubbliche o altro personale in possesso di provata esperienza e professionalità nelle materie di competenza dell’Anpal. Un componente è indicato dalla Conferenza delle Regioni. Uno dei componenti del consiglio di amministrazione svolge, su designazione del ministro del Lavoro, le funzioni di presidente. I membri del consiglio di amministrazione cessano dalle funzioni dopo un triennio, anche se nominati nel corso dello stesso in sostituzione di altri dimissionari, decaduti dalla carica o deceduti e non percepiscono alcun compenso, indennità, gettone di presenza o altro emolumento. Nella fase di modifica dello statuto, nomina del direttore e del consiglio di amministrazione, è nominato un commissario straordinario che assumerà i poteri attribuiti al direttore ed al consiglio di amministrazione. Con l’arrivo del commissario decade dall’incarico il presidente di Anpal.