Articoli Staffetta Quotidiana – Assemblea elettiva 15 maggio 2019

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Assopetroli e le Pmi dell’energia


Gli interventi di Rossetti, Canestrelli, Salsi, Ferrari Aggradi, Testa, Celata all’assemblea annuale. Transizione e innovazione al centro, ma la lotta alle frodi è sempre in cima alla lista. Articolo del 16 maggio 2019

Illegalità, transizione, ruolo delle Pmi nel cambiamento. Su questi tre temi si è sviluppata la relazione programmatica di Andrea Rossetti, confermato presidente di Assopetroli-Assoenergia per altri quattro anni.

Al primo punto resta la questione della lotta alle frodi, illustrata efficacemente da Simone Canestrelli, eletto vice presidente vicario. A fronte del sistema di norme introdotte negli ultimi anni, il risultato è che sono aumentati gli adempimenti per le aziende ma è parallelamente aumentato il volume del mercato illegale. La risposta secondo Canestrelli prende la forma di una metafora – premesso che le soluzioni, per essere efficaci, devono essere adottate con tutti gli altri attori della filiera: per bloccare le “perdite” Iva tra venditore e compratore occorre che il “tubo” sia ermetico; se ci sono buchi (cioè deroghe agli obblighi o possibilità alternative per non pagare il tributo) è fatale che i malintenzionati li sfruttino. La soluzione è quindi duplice: o chiudere il tubo a monte, eliminando tutte le deroghe al pagamento anticipato dell’Iva, o chiuderlo a valle, con il reverse charge che metterebbe in capo ai gestori l’obbligo di pagare l’Iva. Soluzioni queste su cui l’associazione, ha sottolineato Canestrelli, si è trovata su fronti opposti rispetto alle compagnie petrolifere. Alle obiezioni sull’applicazione del reverse charge alle migliaia di gestori di punti vendita, Assopetroli risponde che sarebbe quanto meno il male minore. Considerando un’evasione attuale di sei miliardi di euro l’anno di Iva, per avere la stesa perdita di gettito in caso di applicazione del reverse charge, la metà dei gestori dovrebbe omettere di pagare l’Iva per un anno intero. Un’eventualità, secondo l’associazione, assai poco probabile e in ogni caso più facilmente contrastabile rispetto allo sfuggente fenomeno dei trader. Insomma, ha concluso Canestrelli, il cammino della legalità è stretto e in salita, anche perché la pubblica amministrazione ha i suoi tempi e i suoi modi, il quadro politico è instabile e ha una proiezione di breve termine.

Della transizione energetica ha parlato Rossetti, parlando di “grande confusione sotto il cielo” e “situazione non eccellente”, di “accenti irrazionali e utopistici”, di ostilità preconcetta ai combustibili fossili, di un sottofondo anti industriale e di opposizione alle infrastrutture energetiche, di qualsiasi tipo. La distanza tra la realtà e le illusioni, ha aggiunto, è fuorviante e molto pericolosa. Il Piano energia e clima indica una svolta epocale con un rischio di iniquità e sperequazione nella sua attuazione. Altro problema sono gli eccessivi centri decisionali e la loro scarsa integrazione. Quanto alla mobilità elettrica, Rossetti ha indicato proprio nella rete carburanti un’infrastruttura con un ruolo importante da giocare nella transizione, tornando sui temi della neutralità tecnologica, della sostenibilità economica e della necessità del rinnovamento del parco auto. “Il cambiamento – ha detto – è la nostra identità: le nostre aziende spesso sono partite dalla vendita di legna e carbone. Non abbiamo nessuna chiusura, nessuna opposizione, ma non raccontiamoci balle”.

L’ultimo punto della relazione ha riguardato la funzione delle Pmi come attori del cambiamento. Le piccole e medie imprese, ha detto, sono la ricchezza del sistema Italia e del sistema energetico. Il vice presidente uscente Andrea Salsi ha sottolineato che nel 2018 ci sono stati sei nuovi associati, un dato in controtendenza assoluta rispetto al mondo associativo.

Ha chiuso l’assemblea Franco Ferrari Aggradi, sottolineando che Assopetroli ha saputo lavorare con un progetto di medio e lungo termine, seminato dieci anni fa, stabilizzando la riconoscibilità dell’associazione. “Questi ultimi quattro anni – ha aggiunto – hanno consolidato la presenza di Assopetroli in tanti ambiti rendendola interlocutore, grazie anche alla grandissima competenza e generosità di suoi vertici”.

In precedenza, Rossetti ha firmato la convenzione con Enea insieme al presidente Federico Testa, sottolineando l’importanza dell’iniziativa in relazione all’impulso che lo stesso Testa ha dato all’Agenzia, cioè connettere i centri di ricerca e sviluppo con il mondo delle imprese, soprattutto con le Pmi che per ragioni strutturali sono meno in grado di svolgere queste attività in house.

Testa ha replicato sottolineando che un ente pubblico di ricerca “trova la sua legittimazione nel fatto che il sistema delle imprese riconosca che servi a qualcosa, che puoi fare la differenza”. Qui, ha aggiunto, “c’è in ballo un cambiamento importante dal punto di vista dell’energia e della connessione tra energia, ambiente e sostenibilità. Per molti versi è un tema “facile”, si può scatenare la rincorsa a superarsi. E l’abbiamo vista in questi anni. Il punto è invece rendere compatibile la lotta per la sostenibilità senza ammazzare le imprese e il sistema. Per fare bene questa transizione dobbiamo superare la fase dei facili proclami”.

Testa ha quindi toccato il tema della mobilità elettrica. “Credo che nessuno qui dentro sia contrario alla mobilità elettrica nei grandi centri, ma va fatta tutelando quello che esiste, valorizzandolo e trovando gli strumenti concreti. Per esempio, ha aggiunto, abbiamo qualche perplessità che la strada sia quella di mettere una colonnina ogni cento metri perché in alcune realtà vuol dire fare degli investimenti incredibili sulle reti di distribuzione elettrica. Prima o poi li dovremo fare ma dobbiamo tenere conto che li pagano gli utenti sulle bollette- ed è giusto così, solo che abbiamo già la bolletta tra le più care al mondo. Non possiamo aggiungere questo altro carico in brevissimo tempo. Dobbiamo fare piani di medio lungo periodo. E valorizzare la struttura che c’è”. In altri termini, “proviamo a pensare se l’attuale rete carburanti può distribuire anche ricariche elettriche. Mettiamo una batteria stazionaria che magari riequilibra il quartiere e mi fa avere in due minuti il pieno di elettricità. Tutto questo nel dibattito non c’è”.

Parlando della convenzione, Rossetti ha quindi aggiunto che “è superato parlare di politiche ambientali: senza accompagnarle a politiche industriali sono solo slogan. Serve invece un’alleanza propedeutica a presentare un ragionamento più articolato e complesso ai decisori e portatori di interesse”.

È quindi intervenuto Gian Piero Celata, ingegnere Enea referente per la convenzione, parlando di mobilità: “Discutevo col sottosegretario Davide Crippa tempo fa: gli incentivi alle auto ibride ed elettriche. A mio modo di vedere sarebbe stato più logico farli inversamente proporzionali al costo della vettura. Se l’obiettivo è aumentare la penetrazione di un certo tipo di veicoli in città, l’ingegner Celata la Rav4 se la paga perché se la può permettere. Togliere invece 6mila euro al prezzo della Yaris, che costa la metà, sarebbe stato molto più intelligente perché avrebbe consentito a un maggior numero di persone di accedere a quel veicolo”.

Assopetroli, accordi con Enea e Amazon

Per l’innovazione con l’agenzia e per i “punti di ritiro” con il colosso dell’e-commerce. Articolo del 15 maggio 2019

L’assemblea annuale di Assopetroli è stata l’occasione per la presentazione di due accordi che l’associazione ha firmato con Enea e con Amazon.

Il primo è una convenzione che ha lo scopo di sviluppare metodologie e strumenti volti all’innovazione degli aspetti energetici e di sviluppo prodotto dalle Pmi (efficientamento energetico e smart energy) e stimolare la diffusione di innovazioni e pratiche eco-sostenibili, tra cui figurano biocarburanti, fotovoltaico e sistemi di accumulo.

Quanto al secondo, si tratta dell’adesione di Assopetroli-Assoenergia al progetto Amazon Hub Counter. L’accordo, si legge in una nota, consente la partecipazione – riservata alle stazioni di servizio associate ad Assopetroli-Assoenergia – al nuovo progetto dell’azienda americana di e-commerce che prevede la creazione di una rete di punti di ritiro dove i clienti potranno far recapitare e ritirare i propri ordini online. Il presidente Andrea Rossetti ha commentato: “Con questo importantissimo accordo tra la nostra associazione e Amazon si apre una nuova stagione di stimolanti e innovative collaborazioni, che consentiranno ai nostri associati di trasformare i propri punti vendita in poli multiservizi capaci di rispondere pienamente a tutte le possibili esigenze della nostra clientela”.

Le stazioni di servizio Assopetroli-Assoenergia aderenti al progetto Amazon Hub Counter saranno supportate per la parte tecnica da Gate Network, società di servizi vendita, Loyalty e Welfare per commercianti e aziende. Per maggiori informazioni sull’accordo è possibile contattare la segreteria di Assopetroli-Assoenergia all’indirizzo info@assopetroli.it.