Articolo Quotidiano Energia – “Carburanti, individuate le prime misure contro la crisi

I gestori dopo la videoconferenza con ministeri, compagnie, retisti e concessionarie: “Risultati importanti ma non operativi, fare in fretta”. Si va verso intervento sulle royalty autostradali, rinvio per obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi e accelerazione rimborsi Iva

Iniziano a prendere forma le misure a sostegno dei gestori carburanti colpiti dalle difficoltà economiche causate dal Coronavirus. Il tema è stato affrontato ieri al tavolo tecnico sugli interventi per garantire sostenibilità economica alla categoria che sta facendo i conti con i problemi di liquidità causati dalle limitazioni alla mobilità. All’appuntamento convocato in videoconferenza dal Mise erano presenti, oltre ai gestori, i concessionari autostradali, le associazioni delle compagnie petrolifere e dei retisti, Mit, ministero del Lavoro, Mef e Agenzia delle Entrate.
Cominciano quindi a delinearsi “i primi interventi urgenti necessari, se non ancora completamente sufficienti, ad evitare le altrimenti imminenti progressive chiusure degli impianti”, commentano in una nota i rappresentanti dei gestori Faib, Fegica e Figisc-Anisa. Le tre federazioni riconoscono al Governo “di avere fornito un approccio propositivo e pragmatico”.
L’esecutivo si muoverà per far rientrare la categoria nel pacchetto di interventi previsti dal DL Cura Italia a beneficio delle Pmi. In precedenza le federazioni avevano chiesto, tra l’altro, norme specifiche per accedere alla cassa integrazione e alla sospensione di versamenti Iva e contributi, misure previste per le imprese con fatturati annui inferiori ai 2 milioni di euro.
Inoltre, secondo quanto riferito dai gestori, il Mit ha ottenuto “la disponibilità dalla quasi totalità dei concessionari autostradali ad attuare un intervento sui canoni di sub concessione (le royalty, ndr) per mettere a disposizione delle gestioni una parte della liquidità necessaria a scongiurare le chiusure”. Entro un paio di giorni il Mit dovrebbe formalizza gli impegni economici delle concessionarie. Resta da individuare il meccanismo che consentirà tale operazione. Anche per questo motivo, secondo i gestori, è indispensabile lavorare per mettere a punto risposte in tempi brevi. Nei prossimi giorni i ministeri e le Entrate hanno intenzione di continuare a confrontarsi con i soggetti che sono stati convocati al tavolo.
Per quanto riguarda il contrasto al contagio da Covid-19 i concessionari, riferiscono i gestori, si sono detti “disponibili” anche a permettere una turnazione delle aperture, “pur mantenendo le necessarie garanzie sulla continuità del servizio”, oltre a farsi carico della sanificazione delle aree di servizio e a consegnare i presidi medici, una volta reperiti da Governo e Protezione Civile.
Si procederà anche a fissare nuovi termini per la trasmissione telematica dei corrispettivi. Attualmente la normativa prevede un avvio scaglionato in base all’erogato. L’obbligo è già in vigore per gli impianti che nel 2018 hanno fornito benzina e gasolio per oltre 3 mln di litri mentre le prossime scadenze erano state fissate per luglio 2020 e gennaio 2021.
Altro tema su cui si punterebbe a intervenire è la velocizzazione dei rimborsi dei crediti Iva. Per le aziende che hanno realizzato un’eccedenza di imposta detraibile, un’accelerazione significherebbe avere a disposizione maggiore liquidità. Sempre in relazione all’emergenza Coronavirus, Assopetroli aveva sollecitato la creazione una fast track dedicata.
Per Faib, Fegica e Figisc-Anisa nel complesso si tratta di risultati “molto significativi” ma con il “limite evidente di non essere ancora operativi, come la situazione al contrario richiederebbe”.
Le federazioni segnalano ora il rischio di “un rimpallo di responsabilità che sembra delinearsi tra i concessionari, che vorrebbero che le risorse messe a disposizione da loro fossero restituite alle gestioni, e le compagnie refrattarie ad assumere impegni cogenti”.
In occasione del tavolo, Assocostieri ha presentato una serie di proposte. Oltre a quelle sulle procedure di sicurezza c’è quella di estendere l’intervento delle misure del DL Cura Italia relative al Fondo di garanzia a tutte le imprese e di ricomprendere il settore della logistica energetica (inteso come distribuzione primaria e secondaria tra i settori nei quali operano le imprese che possono godere dei meccanismi di supporto alla liquidità mediante meccanismi di garanzia). L’associazione insiste anche sulla necessità di rinviare i termini per il pagamento delle accise, dell’imposta di consumo, dell’Iva e dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali fino a giugno.
La riunione a distanza di ieri è stata voluta dal ministro Patuanelli (le convocazioni erano state diramate giovedì dal vice capo di gabinetto Giorgio Sorial) a valle della call della scorsa settimana a cui avevano preso parte i presidenti di Faib, Fegica e Figisc-Anisa assieme alla ministra De Micheli.