Rassegna Stampa:
Articolo di Staffetta Quotidiana del 27 febbraio 2018:
Assopetroli, escludere pv carburanti dalla direttiva efficienza
L’audizione sul Pec in commissione Attività produttive, Gandolfo: “puntare con decisione sul residenziale”. Richieste di interventi sui certificati bianchi e le caldaie. Per i trasporti “neutralità tecnologica”

Madi Gandolfo, segretaria generale Assopetroli-Assoenergia, ha chiesto oggi in commissione Attività produttive della Camera di escludere i punti vendita carburante dall’attuazione della nuova direttiva efficienza e di puntare decisamente sul settore residenziale. L’associazione che rappresenta i commercianti e i distributori dei prodotti energetici è intervenuta questo pomeriggio in audizione riguardo al Piano energia e clima.
Molti i punti da rivedere, secondo Assopetroli, a cominciare dalla questione caldaie. Nel piano si legge che è necessario sostituire gli impianti altamente emissivi con tecnologie a bassa emissione ed alta efficienza: “Noi diciamo: sostituiamo invece della caldaia il combustibile, ovvero sostituiamo il gasolio per riscaldamento con parametro di zolfo pari allo 0,1% (equivalente a 1000 ppm) con il gasolio per autotrazione EN590 con parametro di zolfo pari a solo lo 0,001% (equivalente a 10 ppm)”. Questo permetterebbe al consumatore di non cambiare la caldaia “e le nostre aziende possono vendere un prodotto energetico al posto di un altro: noi siamo commercianti, non siamo produttori, se possiamo fare qualcosa per l’ambiente lo facciamo” e ha tenuto a presentare lo studio condotto da Pa.L.Mer. Parco Scientifico e Tecnologico del Lazio Meridionale ed Innovhub Stazioni Sperimentali per l’Industria (in allegato).
Larga parte dell’audizione è stata dedicata all’efficienza energetica. Secondo Assopetroli-Assoenergia bisognerà puntare decisamente sul residenziale evitando di aggiungere oneri ai distributori di carburanti. L’Italia sarà presto chiamata a recepire la Direttiva 2018/2002/UE che modifica la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica che prevede la possibilità di introdurre un nuovo regime obbligatorio specifico per il settore dei trasporti e in particolar modo per i distributori di carburante: “Poiché la direttiva lascia agli Stati membri la facoltà di includere, o meno, i distributori e commercianti di carburante, vorremmo con l’occasione suggerire di propendere per l’esclusione, in quanto gravare di ulteriori oneri i distributori di carburante non comporterebbe sostanziali miglioramenti in termini di efficientamento”.
La differenza invece si dovrà fare sul settore residenziale. Su questo fronte bisognerà prima di tutto fare informazione sulle Esco e sugli strumenti disponibili “c’è poca conoscenza sugli Epc” ha commentato, e Gandolfo ha proposto la creazione di “one stop shop, ovvero di sportelli unici, dislocati su tutto il territorio e finanziati mediante Fondi” per seguire gli interessati alle ristrutturazioni. Quindi bisognerà intervenire anche sugli strumenti, sul conto termico e sul fondo efficienza e sui Certificati bianchi. Gandolfo ha infatti lamentato il mal funzionamento dello strumento: “Tale meccanismo deve tornare a rappresentare una effettiva leva per gli investimenti nel settore. Dovrà essere semplificata la gestione operativa delle richieste, permettendo un confronto diretto fra Gestore degli incentivi (Gse) e gli operatori, per superare le incongruenze e le incertezze introdotte dalle nuove regole. La non cumulabilità con le detrazioni fiscali ha decisamente fermato questo tipo di intervento nel comparto residenziale”.
Per quanto concerne i trasporti, Assopetroli ha ripetuto che bisognerà puntare allo svecchiamento del parco circolante italiano. Grazie alle novità della direttiva Dafi, ha detto la segretaria generale, Gpl, metano e ibridi saranno “capaci di coniugare i vantaggi ambientali ed economici” e ha chiesto di verificare i benefici per la decarbonizzazione secondo un’analisi dell’intero ciclo di vita di carburanti e dei veicoli.
Gli obiettivi del Piano energia e clima, ha concluso Assopetroli “potranno essere raggiunti soltanto attraverso l’istituzione di un’unica cabina di regia, un’interfaccia competente capace di portare avanti una linea coerente L’auspicio è che le decisioni siano prese in maniera trasparente e a fronte di un confronto con tutti gli stakeholder secondo il principio della neutralità tecnologica”.
Articolo di Quotidiano Energia del 27 febbraio 2019:
Assopetroli: “Cabina di regia e neutralità tecnologica”
Il segretario generale Gandolfo: “Essenziale il ricambio del parco auto circolante, certezza del diritto per gli investimenti sulla rete carburanti”. La ricetta dell’associazione per efficienza e riscaldamento
Governance della transizione, rinnovo del parco auto, impianti di riscaldamento, efficienza e investimenti per la rete carburanti. Si articola in 5 punti chiave la posizione di Assopetroli sulla proposta di Pniec espressa dal segretario generale, Madi Gandolfo, in audizione oggi in commissione Attività produttive della Camera.
“Gli obiettivi che tutti vorremmo raggiungere”, ha esordito Gandolfo, “potranno essere centrati solo attraverso l’istituzione di un’unica cabina di regia che possa essere un’interfaccia certa e competente in grado di portare avanti gli obiettivi di policy che il piano propone”. “Le decisioni da prendere”, osserva il segretario generale Assopetroli, “chiamano in causa una platea eterogenea di stakeholder con interessi a volte contrastanti” e “l’auspicio è che le decisioni siano prese in modo trasparente e nel rispetto della neutralità tecnologica e della sostenibilità, a seguito di un imprescindibile confronto”.
Sul fronte mobilità, Gandolfo richiama la centralità dello “svecchiamento del parco circolante, da incentivare a prescindere dal tipo di motorizzazione”. “Nel piano si legge ancora che il Governo intende promuovere una progressiva riduzione dei veicoli diesel e benzina per contenere le emissioni e conseguire gli obiettivi Parigi”, insiste la rappresentante di Assopetroli, “ma vorrei precisare che studi terzi indicano che i motori Euro 6 diesel e benzina consentono già di rispettare questi limiti”. Per questo, evidenzia Gandolfo, “grazie alla direttiva Dafi e al fisiologico rinnovo dei mezzi si potranno centrare i target ambientali puntando su un parco costituito oltre che da Euro 6 benzina e diesel da un maggior numero di veicoli a Gpl, metano e ibridi”.
Un approccio “tecnologicamente neutrale” è auspicato anche per il riscaldamento, dove secondo Gandolfo le “poche caldaie altamente emissive rimaste sono dovute alle difficoltà oggettive di sostituzione oltre che ai costi, che per ogni condominio sarebbero tra i 60mila e gli 80mila euro”. Qui la proposta ribadita da Assopetroli è quella di impiegare il gasolio autotrazione (zolfo 10 ppm) al posto del gasolio riscaldamento (zolfo 1.000 ppm): “una soluzione immediatamente applicabile che non richiede il cambiamento delle caldaie” e “l’ambiente ne giova ampiamente”. Menzionato sul punto uno studio Unicas, Pa.L.Mer. Innovhub, disponibile in allegato.
Quanto all’efficienza, le proposte spaziano dal “riconoscimento a livello normativo del ruolo delle Esco” alla “semplificazione dei meccanismi dei Tee”, per arrivare all’“ampliamento dei beneficiari del Conto Termico”, alla “cessione del credito per gli interventi (…) alle banche o a istituti finanziari” anche per i contribuenti fuori dalla no tax area e a una “rapida implementazione del Fondo Nazionale”. Il tutto, conclude Gandolfo, coadiuvato dalla creazione di “sportelli unici” per i cittadini.
“Considerata l’infattibilità tecnica della dismissione degli idrocarburi ancora per diversi decenni”, conclude il segretario generale di Assopetroli, per la rete carburanti è indispensabile la “certezza del diritto per stimolare gli investimenti necessari affinché l’infrastruttura (…) possa incrementare la propria offerta di carburanti alternativi”.
Articolo di Quale Energia del 28 febbraio 2019:
Piano energia-clima: le posizioni di Assogas, Assoidroelettrica e Assopetroli-Assoenergia
by ALESSANDRO SPERANDIO
Neutralità tecnologica per raggiungere gli obiettivi, sulla scia di una verifica concreta del rapporto costi-benefici le posizioni comuni delle tre associazioni
La richiesta principale è quella di affidarsi alla neutralità tecnologica per raggiungere gli obiettivi del Piano energia-clima. Senza preclusioni, insomma, per il tipo di impianti da utilizzare. Sulla scia di una verifica concreta del rapporto costi-benefici. È quanto hanno annunciato le tre associazioni protagoniste dell’audizione in commissione Attività produttive della Camera – Assogas, Assoidroelettrica e Assopetroli-Assoenergia – nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle prospettive di attuazione e di adeguamento della Strategia Energetica Nazionale al Piano Nazionale Energia e Clima per il 2030.
ASSOENERGIA: ISTITUIRE UNA CABINA DI REGIA PER PORTARE A COMPIMENTO GLI OBIETTIVI ENERGETICI
Istituire una cabina di regia per portare a compimento gli obiettivi energetici, svecchiare il parco auto a prescindere dal tipo di motorizzazione. E ancora: sostituire il combustibile degli impianti termici con il gasolio per autotrazione. E riconoscere l’importante ruolo delle Esco nella promozione degli interventi di efficienza energetica e risoluzione dei problemi relativi a certificati Bianchi e cessione del credito. Infine, dare certezza normativa alla rete carburanti. Sono queste le proposte del segretario generale di Assoenergia Maria Delfina Gandolfo portate in commissione. “Gli obietti del Piano energia-clima potrebbero essere raggiunti con l’istituzione di una cabina di regia, una autorità dell’energia che possa essere l’interfaccia certa e competente in grado di portare avanti gli obiettivi di policy che il piano si propone. Le decisioni che devono essere prese chiamano in causa una platea ampia ed eterogena di stakeholder con interessi a volte contrastanti. L’auspico della nostra associazione è che le decisioni siano prese in completa trasparenza, con il confronto di tutti i soggetti è ispirate dai principi di neutralità tecnologica e sostenibilità”.
ASSOENERGIA: SERVONO INCENTIVI PER SVECCHIARE IL PARCO AUTO
“Sulla decarbonizzazione, nonostante gli enormi progressi delle tecnologie motoristiche e i carburanti tradizionali siano miscelati con biocarburanti, il piano dà al governo il potere di promuovere una riduzione dei veicoli diesel e benzina per contenere le emissioni – ha detto Gandolfo -. Vorrei precisare che come studi terzi riportano, i motori Euro 6 consentono di rispettare questi limiti anche durante la guida in condizioni reali: per questo è essenziale incentivare lo svecchiamento del parco circolante italiano, e non mettere al bando un diesel euro 6. Inoltre grazie alla direttiva Dafi sarebbe possibile raggiungere i target ambientali oltre che con le euro 6 anche con un maggior numero di veicoli gpl, metano e ibridi”.
ASSOENERGIA: PER IL RISCALDAMENTO USARE GASOLIO PER AUTOTRAZIONE A BASSO CONTENUTO DI ZOLFO
Nel settore del riscaldamento teniamo a sottolineare “che la sostituzione delle caldaie è già avvenuta e le poche rimaste sono rimaste per difficoltà nel cambiamento delle stesse come in zone non metanizzate o dove il pellet è l’unico sistema per il riscaldamento. Quindi è da imputare a difficoltà oggettive. E al costo. Noi abbiamo una proposta che stiamo portando avanti da anni: invece di sostituire la caldaia dobbiamo sostituire il prodotto ad esempio il gasolio normale con quello per autotrazione con un basso tenore di zolfo. In questo modo il consumatore non deve cambiare la caldaia e l’ambiente ne giova ed è immediatamente applicabile”, ha ammesso Gandolfo.
ASSOENERGIA: SERVE STABILITÀ DEL QUADRO REGOLATORIO PERCHÉ I PRODOTTI PETROLIFERI AVRANNO ANCORA PER MOLTI ANNI UN RUOLO CENTRALE
“Un ulteriore modo per sostenere efficienza a chi ristruttura casa è quello di uno sportello unico, una cabina di regia in cui il cittadino possa ottenere tutte le informazioni di cui ha bisogno. In ultimo la sicurezza energetica e il mercato interno dell’energia. Malgrado la crescita delle rinnovabili i prodotti petroliferi avranno ancora per molti anni un ruolo centrale in diversi ambiti industriali e del trasporto. Assopetroli rappresenta il 50% delle infrastrutture presenti nel nostro paese. Considerata l’infattibilità tecnica della dismissione degli idrocarburi per diversi decenni, riteniamo che la stabilità del quadro regolatorio sia una precondizione per non bloccare gli investimenti necessari invece per modernizzare il settore con determinate prospettive”, ha concluso Gandolfo.