Assopetroli Assoenergia esprime preoccupazione per l’imminente aumento della quota relativa all’obbligo di immissione in consumo di biocarburanti, che nel 2016 raggiungerà il 5,5%.
Il problema legato alla qualità delle miscele, con particolare riferimento al mix gasolio-biodiesel è ancora in gran parte irrisolto. Sulla rete di distribuzione stradale, ma anche in extrarete, si registrano lamentele diffuse degli automobilisti e casi non rari di contenzioso sulla qualità del prodotto che si scaricano sull’ultimo anello della catena distributiva, ovvero su gestori, retisti e rivenditori, sebbene essi non siano i responsabili della qualità dei prodotti.
Questo espone le categorie al rischio di contenziosi pregiudizievoli sotto il profilo economico e d’immagine.
La nostra Associazione ha più volte denunciato il problema sia alle istituzioni che ai produttori, ma una soluzione definitiva non è ancora stata trovata.
Cionondimeno la quota di biocarburanti è destinata ad aumentare fino all’obiettivo del 10% nel 2020. E questo comporta ripercussioni anche sui prezzi al consumo che sono gravati dal maggior costo dei biocarburanti, e dalla necessità di interventi di manutenzione sempre più frequenti sull’infrastruttura distributiva (serbatoi, automezzi, filtri pompe, ecc.) per mitigare il rischio delle contaminazioni batteriche del gasolio. Non va infine tralasciato l’aspetto della minore efficienza motoristica del carburante miscelato che si traduce in un maggiore costo occulto.
E’ quindi necessario un ulteriore sforzo di sensibilizzazione e prevenzione delle criticità pratiche che derivano dall’uso dei biocarburanti affinché i rischi del loro impiego, quantomeno, non gravino solo sull’interfaccia ultima dei consumatori.
Occorre un ulteriore sforzo per limitare i problemi di qualità delle miscele guardando alla qualità dei biocarburanti in sé, e delle miscele finali, alle condizioni di stoccaggio dei prodotti in tutta la fase distributiva, e infine riconsiderare la sostenibilità dell’intero processo in un’ottica d’insieme, in raffronto con le esperienze degli altri Stati UE e in rapporto con l’evoluzione dell’industria automobilistica.
Ciò tanto più in vista degli ulteriori incrementi di miscelazione previsti nel 2017 e 2018, il cui soddisfacimento imporrà quasi certamente all’industria petrolifera di avviare su larga scala anche la miscelazione delle benzine con bioetanolo.
Roma, 15 dicembre 2015
Pubblicato da:
Staffetta Quotidiana
Quotidiano Energia
