Gianluca Meschi, CEO di WashTec Italia, è stato eletto il 13 gennaio dal direttivo di Federlavaggi nuovo Presidente della Federazione, che ha votato Marco Mattioli, CEO di Ma-Fra, Vicepresidente.
Un’elezione nel segno della continuità. Così si potrebbe commentare il nuovo organigramma scaturito dal voto del Direttivo di Federlavaggi, l’associazione che riunisce tutti i produttori del mondo del lavaggio auto. Gianluca Meschi, CEO di WashTec Italia, è il nuovo Presidente, mentre Marco Mattioli, CEO di Ma-Fra, ricopre adesso la carica di Vicepresidente.
Gli obiettivi
Il programma di Gianluca Meschi è semplice e chiaro: “dare forza e grinta alla Federazione, avvicinando sia nuovi Soci che ex Soci storici ritornati sul mercato dopo un lungo periodo di assenza. Oltre a loro, dobbiamo però trovare il modo per avvicinare nuovi soci anche attraverso modalità inedite: per esempio, qualche socio “storico” potrebbe fare da “sponsor” alle nuove realtà che hanno voglia di avvicinarsi a Federlavaggi. Questo non ci farà trascurare i precedenti impegni, anzi. Vogliamo continuare la nostra battaglia sulla sicurezza, cercando di far comprendere sempre più la Normativa che abbiamo messo a punto. L’obiettivo finale è sempre quello di aiutare i professionisti del carwash e il primo passo è proprio farli associare, Mattioli sarà a capo di questo progetto, pensiamo a coloro che hanno molti impianti, ai retisti, per essere vicini alle loro necessità grazie alla nostra esperienza. Senza dimenticare una mia battaglia personale: avere una radiografia chiara del mercato, perché lavoriamo in un settore, credo l’unico, del quale non sappiamo quasi nulla, in quanti siamo e come operiamo”.
Quali pensa siano i motivi che hanno tenuto lontano da Federlavaggi alcune aziende? Cosa volete fare per incentivare le iscrizioni?
Abbiamo discusso molto di questo. Uno degli ostacoli è di ordine economico e quindi cercheremo di predisporre quote particolari, “sponsorizzando” qualche piccola azienda come detto prima. Poi cercheremo di spiegare che l’associazione offre contenuti e opportunità reali: per esempio, Inail aiuta gli investimenti per la sicurezza, mentre finora la norma UNI è stata valutata solo per i suoi costi e non per le opportunità che offre. È solo un esempio, di iniziative come questa ce ne sono tante e cercheremo di portarle all’attenzione generale.
Un altro aspetto importante, del quale si occuperà principalmente Marco Mattioli, è il marketing per supportare chi possiede centri di lavaggio a promuovere (o rilanciare) i propri impianti. Cioè Federlavaggi, a prescindere dal marchio delle macchine sull’impianto, nei prossimi mesi svilupperà delle specifiche strategie di marketing mirate ad aumentare il business nei centri di lavaggio. In sintesi, vogliamo portare Federlavaggi ad avere associati del comparto, produttori, dal depuratore al prodotto chimico, ma anche sviluppare una particolare attenzione verso chi il lavaggio lo compra e lo utilizza per fare business. In pratica la mia sarà una presidenza “a due teste”….la mia e quella di Marco.
Federlavaggi sarà anche collaborativa e sinergica con i lavaggisti quindi?
Sì, certo. Per esempio, c’è il problema dell’abusivismo? Ne discutiamo spesso perché è un fenomeno che va a intaccare noi produttori come i nostri clienti. Come Federlavaggi siamo stati insieme ai nostri clienti a parlare con il Comune di Roma e qualcosa è stato ottenuto. Non ci siamo presentati separati, e ci hanno ascoltato. Se avessimo seguito strade diverse sarebbe stata un’azione meno incisiva. Forse può sembrare banale, ma più che mai “l’unione fa la forza” è lo slogan più centrato che riesco a immaginare. Siamo quindi aperti al dialogo con chiunque parli di autolavaggi e si interessi di autolavaggi: parleremo e ci confronteremo con tutti.
Appena possibile Area di Servizio dedicherà un’intervista più approfondita ed esaustiva sui programmi futuri di Federlavaggi per sviluppare tutti i punti a cui, in questa breve dichiarazione a caldo dopo l’elezione, il neo presidente Gianluca Meschi ha solo accennato.