Roma 31.10.2014: Assopetroli-Assoenergia, con la collaborazione di Figisc Anisa Confcommercio, prosegue il monitoraggio “SIA – Stacco Italia Accise” (Accise e Iva) e rende noti i dati della rilevazione prezzi del differenziale sul costo dei carburanti al consumo tra Italia e resto d’Europa (Europa a 28) e ne promuove la più ampia diffusione al fine di generare, nelle Istituzioni pubbliche e nei consumatori, una maggiore consapevolezza “dell’anomalia italiana” rappresentata da un carico fiscale eccessivo sui carburanti che è stato in media nel mese di OTTOBRE il 61,5% del prezzo al consumo (benzina verde). Il dato che colpisce è che nel solo differenziale il 93,6% per la benzina e il 98% per il gasolio sono tasse. A OTTOBRE il consumatore italiano ha pagato in media la benzina 26,5 € cent/litro e il gasolio 24,5 € cent/litro, in più che nel resto d’Europa! Sulla base dei dati forniti dalla Commissione Europea e dal MISE, nel mese appena concluso, la media aritmetica del prezzo al consumo praticato nei 28 Paesi UE pone in risalto che: Benzina, il prezzo italiano è più alto di 26,5 €cent/litro, di cui ben 24,8 sono dovuti alle maggiori imposte (Accise e IVA) e solo 1,7 ad un maggiore prezzo industriale; Gasolio, il prezzo italiano è più alto di 24,5 €cent/litro, di cui ben 24 sono dovuti alle maggiori imposte (Accise e IVA) e solo 0,5 ad un maggiore prezzo industriale.