Roma 26.9.2013: “Se, come apprendiamo da fonti stampa, il Governo dovesse decidere di aumentare ancora le accise sui carburanti per non realizzare un serio e puntuale controllo della spesa pubblica improduttiva, questa Associazione valuterà le più opportune forme di protesta” lo afferma Franco Ferrari Aggradi, Presidente di Assopetroli Assoenergia che rappresenta oltre mille imprese attive nella commercializzazione e distribuzione dei carburanti che hanno dato vita al fenomeno degli operatori indipendenti e alle pompe bianche, che aggiunge “Va chiarito una volta per tutte che il valore della benzina in Italia, al netto della quota fiscale, è in linea con la media europea mentre sono proprio le accise imposte dal Governo Italiano che fanno la differenza finale determinando, con un peso fiscale superiore alla media di circa 25,11 cent (accise + Iva) il prezzo più alto d’Europa. Questa è la vera causa della differenza del prezzo alla pompa che subiscono i consumatori italiani. La responsabilità dell’alto costo dei carburanti quindi è solo del Governo. Vale la pena di ricordare che le forze politiche, pur avendo più volte promesso (da ultimo nella scorsa campagna elettorale) di non aumentare le accise sui carburanti, in realtà lo hanno fatto in questi ultimi 2 anni per ben sette volte determinando un aumento al netto IVA per la benzina di 16,44 c€/litro e per il gasolio di 19,44 c€/litro. Ma non basta. Da ultimo con il decreto del Fare, convertito in legge dal parlamento lo scorso agosto, i partiti hanno disposto un’ulteriore aumento di accisa per altri 75 milioni di euro annui che graveranno sui consumatori dal primo gennaio 2014, infine con il DL IMU si corre il serio rischio che l’eventuale mancato gettito di 1.525 milioni di euro per il 2013, produrra’ come effetto l’ennesimo aumento delle accise. Eppure i dati del MEF certificano un ennesimo crollo del gettito delle accise per 445 milioni di euro, pari al –3,4% nei primi mesi del 2013 e ciò proprio a causa del continuo calo dei consumi giunto, nell’ultimo anno, ad oltre 16%. Adesso basta il bancomat delle accise deve essere chiuso per sempre se non si vuole condurre il paese reale al blocco totale. “.
Aumenti delle accise sulle benzine e sul gasolio usato come carburante, disposti con Determinazioni del Direttore dell’Agenzia delle Dogane n. 41102/RU del 5 aprile 2011, n. 77579/RU del 28 giugno 2011, n. 127505/RU del 28 ottobre 2011, con art. 15 del DL n. 201/2011, con Determinazioni del Direttore dell’Agenzia delle Dogane n. 69805/RU del 7 giugno 2012 e n. 88789/RU del 9 agosto 2012.