Roma 25.6.2014: “Sconcerto. Questo è lo stato d’animo nell’apprendere la notizia che il Governo, proprio per aiutare la crescita economica, ha pensato di ricorrere al solito bancomat delle accise su benzina e gasolio” lo afferma in una nota il Presidente di Assopetroli Assoenergia Franco Ferrari Aggradi. “ Infatti – precisa Ferrari Aggradi – nel DL 91 pubblicato oggi, all’art. 19 comma 3 lettera b) per coprire gli oneri derivanti dalla modifica della disciplina ACE (aiuto alla crescita economica), il Governo aumenta ancora le accise per il 2019 per 140,7 milioni di euro, per il 2020 per 146,4 milioni di euro e poi dal 2021 preleva, sine die, dalle tasche dei cittadini ulteriori 148,3 milioni di euro all’anno. Il tutto al netto dell’IVA. Matteo Renzi aveva iniziato il suo Governo promettendo che non avrebbe inasprito la pressione fiscale ma, come in passato, l’approccio è sempre lo stesso. Tra il 2014 e il 2021 avremo più di due miliardi di aumenti di accisa già decisi, che si sommano agli 11 precedenti del 2011-2012, mentre le vendite dei carburanti sono crollate di oltre 9 miliardi di litri dall’inizio della crisi. Il risultato? Le aziende del settore sono al limite di tenuta, gli imprenditori italiani pagano l’energia molto più dei loro omologhi europei, i cittadini italiani hanno rinunciato alla mobilità. In più, siamo alla farsa – conclude Ferrari Aggradi – perché le accise introdotte da questo ennesimo aumento sono destinate a coprire i costi dell’aiuto alla crescita. Non si vuole proprio comprendere che sono proprio questi provvedimenti che deprimono la fiducia e, con essa, qualsiasi speranza di ripresa. Il prezzo alla pompa del carburante è il vero spread psicologico del Paese! In attesa di un’assunzione di consapevolezza, non ci resta che sperare nel Parlamento”.