“I programmi delle coalizioni, in particolare per quanto riguarda i temi della fiscalita’ energetica, sono ancora fumosi e poco chiari ma ci sembra che non contengano ancora indicazioni chiare sul come attuare una sostanziale riforma del peso fiscale delle accise che gravano sui prodotti energetici in Italia che sono tra le piu’ alte della UE. lo dichiara Franco Ferrari Aggradi , presidente di Assopetroli Assoenergia, l’associazione del commercio dei carburanti e dei prodotti energetici che raggruppa oltre 1000 imprese a livello nazionale attive nella commercializzazione dei carburanti. “Ho letto – continua Ferrari Aggradi – la notizia data dal Segretario del PD Bersani di voler attuare la sterilizzazione dell’Iva sui carburanti. Noi siamo da sempre favorevoli, e ci fa piacere che Bersani se ne sia ricordato, ma la norma gia’ esiste da anni e poteva essere attuata da tempo ma a livello di Governi nulla e’ ancora stato fatto affinche’ cio’ divenisse realta’. Le parole di Bersani ci fanno dunque ben sperare e auspichiamo che tutte le coalizioni in lizza vogliano inserire l’obiettivo della sterilizzazione dell’IVA sui carburanti tra quelli concretamente da attuare entro il primo mese di Governo, perche’ non e’ un obiettivo di difficile realizzazione, essendo la norma gia’ prevista e rafforzata da numerosi ordini del giorno del Parlamento accolti dai Governi nel corso della legislatura che sta finendo. Certamente – prosegue Ferrari Aggradi – va segnalato che una contrazione del costo del carburante alla pompa non puo’ prescindere da una poderosa azione di riduzione della quota fiscale che grava per oltre il 60 per cento sui carburanti nel loro complesso, essendo i margini operativi per la filiera a valle della raffinazione (commercianti e rete di distribuzione) gia’ estremamente ridotti e dunque incomprimibili trattandosi di pochi centesimi di euro che invece permettono al sistema della distribuzione di sostenersi e garantire occupazione, sviluppo e capillarita’ della rete che e’ un modello unico in Europa. Occorrerebbe pertanto da parte delle coalizioni candidate nelle prossime elezioni politiche – prosegue ancora Ferrari Aggradi – un chiaro segnale di come queste intendano concretamente affrontare il problema della riduzione delle accise che gravano sui prodotti energetici in Italia una volta che saranno al Governo del Paese: tra tutti vale l’esempio delle accise che gravano sul gasolio da riscaldamento che sono elevatissime (4 volte oltre la media europea) anche in considerazione del fatto che questo e’ un bene di prima necessita’ nelle zone non ancora raggiunte dal metano. Siamo giunti al punto – conclude Ferrari Aggradi – in cui l’eccessivo costo dell’energia e’ il vero “freno a mano” tirato sullo sviluppo e sulla competitivita’ nel nostro Paese”