Carburanti: rincaro accise per 1443 milioni e Assopetroli chiede incontro a Letta

Roma 9.12.2013: Assopetroli Assoenergia ha dato corso a quanto annunciato all’indomani del decreto del 30 novembre che aziona la clausola di salvaguardia per coprire la prima rata dell’IMU attraverso il rincaro delle accise sui carburanti. Oggi il Presidente Franco Ferrari Aggradi ha scritto al Presidente del Consiglio Enrico Letta, al Vice Presidente Angelino Alfano, al Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni e al Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato perché, scrive Ferrari Aggradi a Letta “la scelta compiuta dal Suo Governo di perseverare sulla strada dell’inasprimento, oltre ogni limite, della tassazione dei carburanti non ci appare più sostenibile”

e precisa “Gli aumenti di accisa sui carburanti previsti dalle recenti norme varate dal Suo Esecutivo, che si aggiungono ai sette aumenti varati dal precedente, rendono la situazione incandescente.” Per questo scrive il Presidente Ferrari Aggradi “a nome delle oltre mille imprese italiane del settore della commercializzazione dei carburanti e dei prodotti energetici, dei loro oltre 15.000 addetti e soprattutto delle loro famiglie, ravviso la necessità di chiederLe un incontro urgente.”. Nella missiva che è stata inviata a Palazzo Chigi, il Presidente di Assopetroli Assoenergia ricorda al Presidente Letta gli aumenti di accisa varati dall’attuale esecutivo precisando che “dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2018 i cittadini italiani, al netto delle addizionali regionali, subiranno una pressione fiscale attraverso l’aumento delle accise sui carburanti per autotrazione di ben 1.183 milioni di euro, ai quali devono aggiungersi altri 260,26 milioni di euro di IVA (calcolata sulle accise) per un valore complessivo 1.443,26 milioni di euro!”. Insomma conclude Ferrari Aggradi “l’eccessivo carico fiscale sui carburanti, oltre all’inevitabile effetto domino generalizzato sui consumi da cui discendono anche evidenti pericoli per i livelli occupazionali, ha determinato un ammanco di gettito di oltre 500 milioni all’erario ed è, oltretutto, una scelta socialmente iniqua, perché scarica la tassazione anche su coloro che non avrebbero ragione di pagare determinate imposte”. Assopetroli Assoenergia quindi attende una convocazione ufficiale da Palazzo Chigi perche’ auspica “un’assunzione di responsabilità da parte dell’Esecutivo che conduca ad un rapido cambio di rotta e, in particolare, ad un ripensamento sulla ormai sterile quanto dannosa modalità di reperire risorse sempre e solo attraverso le accise sui carburanti”.