COMUNCIATO STAMPA -RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA, ASSOPETROLI-ASSOENERGIA ADERISCE ALLA CONSULTAZIONE STREPIN 2020

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Assopetroli-Assoenergia ha risposto alla consultazione pubblica promossa dal Ministero dello Sviluppo economico sulla ‘Strategia per la riqualificazione energetica del parco immobiliare nazionale’ (STREPIN 2020).

Proiettata dinamicamente nell’avvenire, l’Associazione sin dal 2011 ha affiancato al suo logo storico quello di Assoenergia e contribuisce fattivamente al dibattito sui temi legati all’energia.

In questa direttrice è di particolare importanza il ruolo delle E.S.CO (Energy Service Company o Società di Servizi Energetici) rappresentate da Assopetroli-Assoenergia, che con la loro attività contribuiscono allo sviluppo del settore, grazie anche alla presenza di strumenti incentivanti.

Nell’ambito dell’aggiornamento della Strategia per la riqualificazione energetica del parco immobiliare nazionale, del quale l’Associazione condivide l’impostazione generale, Assopetroli- Assoenergia propone quattro azioni: stabilizzazione delle misure incentivanti, maggiore chiarezza e semplificazione dei meccanismi incentivanti, diffusione degli Energy Performance Contract (EPC), integrazione delle rinnovabili nel teleriscaldamento.

In particolare, affinché il meccanismo del “Superbonus 110%” possa dispiegare appieno le proprie potenzialità, l’Associazione ritiene indispensabile che questa misura venga prorogata almeno fino al 31 dicembre 2023. Assolutamente necessario è poi l’allargamento della base dei possibili fruitori delle agevolazioni agli enti pubblici, al comparto industriale e al terziario.

Assopetroli-Assoenergia chiede poi di rendere agevolabili i costi sostenuti per gli studi di fattibilità e la progettazione dell’intervento di efficientamento, anche in caso di non raggiungimento dei requisiti minimi richiesti e la conseguente mancata esecuzione dell’intervento, prevedendo la possibilità di sostenere i costi dell’intervento di efficientamento compensando gli stessi con i crediti maturati e ceduti, pareggiando le due partite senza ulteriori costi finanziari, peraltro non deducibili.

Inoltre, accanto alle penalità per il mancato raggiungimento degli obiettivi, però, sarebbe opportuno prevedere anche meccanismi premianti in caso di conseguimento dei risultati attesi (ad es.: IVA agevolata o altre agevolazioni fiscali).

Quindi, affinché gli impianti di teleriscaldamento (che operano in regime di monopolio tariffario, al momento non normato dall’ARERA), producano in concreto i benefici di rendimento auspicati, si suggerisce di prevedere che gli stessi siano alimentati per almeno il 75% dell’energia prodotta da fonti rinnovabili.