
Il Presidente di Assopetroli-Assoenergia, Andrea Rossetti, fornisce in una nota una dovuta precisazione sulle dichiarazioni rese ieri dal Viceministro Castelli. Affermazioni nelle quali si stabiliva una correlazione infondata e fuorviante tra le cosiddette “pompe bianche” e il fenomeno delle frodi IVA.
“Constatiamo con soddisfazione che il problema delle frodi IVA nella distribuzione dei carburanti è finalmente arrivato in cima all’agenda politica. Se ciò è avvenuto è grazie alla lunga mobilitazione delle organizzazioni di rappresentanza, in primis Assopetroli-Assoenergia, che da anni denuncia come proprio questo sia il principale fattore di crisi del settore” – dichiara il Presidente – “Ma a riguardo è doveroso precisare con nettezza che le pompe bianche non sono affatto un “tipo di frode”, come inavvertitamente sostenuto, ma solo uno dei possibili modelli organizzativi del business, di per sé in tutto e per tutto legittimo”.
“A tutela dell’immagine delle reti indipendenti (o pompe bianche) che sono rappresentate dalla nostra associazione” – prosegue Rossetti – “rivendichiamo piuttosto il ruolo fondamentale che questa categoria di imprenditori ha avuto nella lotta al fenomeno, contro il quale ha schierato con determinazione, per lunghi anni, questa nostra organizzazione di rappresentanza”.
“Avendo doverosamente chiarito questo, auspichiamo di vedere finalmente inserito in Legge di bilancio un ulteriore provvedimento richiesto da tempo: l’interdizione nella commercializzazione dei carburanti dell’utilizzo delle lettere d’intento per l’acquisto in esenzione IVA. Un divieto necessario che va imposto senza altri rinvii lungo tutta la filiera, senza possibilità di deroghe. Esortiamo il Governo ad agire coerentemente in questa direzione” – conclude il Presidente.