La commissione Finanze della Camera ha concluso le votazioni sugli emendamenti al ddl Delega fiscale, approvando tutte le riformulazioni presentate e l’emendamento sul catasto, frutto dell’accordo di maggioranza sul testo. Ieri mattina la commissione ha raccolto i pareri dalle altre commissioni, quindi ha conferito il mandato al relatore Luigi Marattin (Iv). Il testo è atteso in aula dal 20 giugno per il primo via libera. Dopo l’ok da parte della Camera la delega fiscale passerà al Senato, che punta ad approvarla così com’è entro la pausa estiva. Come atteso, in commissione Leu non ha partecipato al voto sui due emendamenti sull’articolo 2 che hanno confermato i regimi speciali e particolari esistenti: il forfetario e il coacervo di regimi sui redditi di capitale mobiliare e immobiliare. Vediamo in sintesi quali sono le principali novità sul testo della delega introdotte dal Parlamento, dopo l’accordo di maggioranza:
- CATASTO L’articolo 6 della delega è stato interamente riscritto. Il Governo, viene previsto, dovrà indicare per ciascuna unità immobiliare, oltre alla rendita catastale risultante a normativa vigente e sulla base dei dati nelle disponibilità dell’Agenzia delle entrate, anche una ulteriore rendita, suscettibile di periodico aggiornamento, determinata utilizzando i criteri previsti dal DpR 138/1998 tenendo anche conto dell’articolazione del territorio comunale in ambiti territoriali omogenei di riferimento; della rideterminazione delle destinazioni d’uso catastali, distinguendoli in ordinarie e speciali; dell’adozione di unità di consistenza per gli immobili di tipo ordinario. Dovrà inoltre prevedere nella consultazione catastale l’accesso alla banca dati dell’Osservatorio del mercato immobiliare.
- RIDUZIONE IMU Il Governo viene inoltre delegato a prevedere che una quota dell’eventuale maggiore gettito derivante dalla revisione del catasto sia destinato alla riduzione dell’imposizione tributaria sugli immobili e sia prevalentemente attribuito ai comuni ove si trovano gli immobili interessati dalle disposizioni di revisione. Il Governo viene inoltre delegato a prevedere procedimenti amministrativi semplificati e modalità di collaborazione tra i Comuni e l’Agenzia delle entrate, affidando a quest’ultima anche i compiti di indirizzo e coordinamento.
- NO AUMENTO TASSE Dall’attuazione della delega fiscale, viene espressamente dichiarato, non dovrà derivare un incremento della pressione tributaria rispetto a quella derivante dall’applicazione della legislazione vigente. Si prevede invece che il Governo faccia un monitoraggio periodico della legislazione tributaria codificata e che eviti rinvii superflui assicurando che ciascuna norma dei decreti attuativi sia semanticamente chiara e concettualmente autosufficiente.
- EQUITÀ ORIZZONTALE Nella stesura del dlgs di riforma del sistema tributario il Governo dovrà garantire la progressività del sistema e il rispetto del principio di equità orizzontale. L’Esecutivo dovrà inoltre garantire, nella riforma del sistema fiscale, il pieno utilizzo dei dati resi disponibili dalla fatturazione elettronica e dalla trasmissione telematica dei corrispettivi, nonché alla piena realizzazione dell’interoperabilità delle banche dati, ferma restando la salvaguardia dei dati personali. Un’altra riformulazione approvata impegna invece il Governo, nella razionalizzazione del sistema tributario, “ad un utilizzo efficiente, anche sotto il profilo tecnologico, da parte dell’amministrazione finanziaria, dei dati ottenuti attraverso lo scambio di informazioni”.
- FLAT TAX Uno o più decreto attuativi di riforma del sistema fiscale il Governo dovrà garantire anche la “progressiva revisione del trattamento fiscale dei redditi personali derivanti dall’impiego del capitale, allo scopo di favorire l’efficiente funzionamento del mercato dei capitali, aumentando il grado di neutralità fiscale e prevedendo ordinariamente l’applicazione di un prelievo proporzionale e regimi cedolari ai redditi da capitale, nonché distinguendo tra redditi da capitale mobiliare e immobiliare“.
- CASHBACK FISCALE A seguito del riordino di deduzioni e detrazioni il Governo dovrà prevedere la graduale trasformazione, senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, delle detrazioni, con priorità a quelle di natura socio-sanitaria per acquisti tracciabili di specifici beni e servizi, in rimborsi erogati direttamente tramite piattaforme telematiche diffuse. Ovvero il cashback fiscale. Le risorse derivanti dall’eventuale eliminazione o rimodulazione di deduzioni e dentrazioni, inoltre, dovrà essere destinata con particolare riferimento ai contribuenti con redditi medio-bassi. Si prevede inoltre la progressiva armonizzazione dei regimi di tassazione del risparmio, anche con riferimento alle basi imponibili e al progressivo superamento della distinzione tra redditi da capitale e redditi diversi di natura finanziaria, prevedendo, in ogni caso, che detta armonizzazione operi esclusivamente con riferimento ai redditi prodotti dopo l’entrata in vigore dei decreti delegati e tenendo conto dell’obiettivo di contenere gli spazi di elusione e di erosione dell’imposta.
- TASSE REGIONALI Per le Regioni che presentano squilibri di bilancio sanitario l’applicazione di aliquote dell’addizionale Irpef maggiori di quelle minime sarà “automatico”. La sostituzione dell’addizionale regionale Irpef con una sovraimposta sull’Irpef dovrà avere come limite quello di garantire alle Regioni nel loro compesso lo stesso incremento di gettito ora garantito dall’applicazione del livello massimo dell’addizionale Irpef. Viene inoltre impegnato il Governo a prevedere che una quota del gettito proveniente dall’applicazione delle imposte sostitutive sia destinata ai comuni e alle regioni sulla base della residenza dei contribuenti garantendo la neutralità finanziaria tra i vari livelli di governo interessati.
- RAZIONALIZZAZIONE SANZIONI In uno dei decreti attuativi con cui il Governo dovrà riformare il sistema fiscale si dovrà procedere a “razionalizzare le sanzioni amministrative, garantandone la gradualità e proporzionalità rispetto alla gravità delle violazioni commesse, con particolare attenzione alle violazioni formali o meramente formali”. Un’altra riformulazione approvata in commissione Finanze prevede che la relazione tecnica dei dlgs attuativi indichi per ciascuna misura, l’impatto sul gettito, e, ove pertinente, l’impatto in termini di tributi locali, e corredati delle relazioni sull’analisi dell’impatto della regolamentazione (Air).
- NO DOPPI ADEMPIMENTI L’amministrazione finanziaria dovrà rispettare rigorosamente il divieto di richiedere al contribuente documenti già in possesso delle amministrazioni pubbliche, estendendo anche la possibilità di ottemperare agli adempimenti tributari in via telematica. Ad essere razionalizzati e semplificati con uno dei decreti attuativi dovranno essere gli adempimenti sia dichiarativi che di versamento.
- LOTTA EVASIONE Il dlgs di riforma del sistema fiscale dovrà prevedere la riduzione dell’evasione e dell’elusione “anche attraverso la piena utilizzazione dei dati che affluiscono al sistema informativo dell’anagrafe tributaria, il potenziamento dell’analisi del rischio, il ricorso alle tecnologie digitali e alle soluzioni di intelligenza artificiale, ferma restando la salvaguardia dei dati personali” nonché “mediante il rafforzamento del regime di adempimento collaborativo”.
- ACCONTI E SALDI AUTONOMI Per il versamento dell’Irpef dovuta dai lavoratori autonomi e da tutti i contribuenti a cui si applicano gli Indicatori sintetici di affidabilità fiscale (Isa) sarà garantito il mantenimento dell’attuale sistema di calcolo del saldo e degli acconti anche previsionale, prevedendo, senza penalizzazioni per i contribuenti rispetto alla normativa vigente, una più equa distribuzione del carico fiscale nel corso del tempo, anche attraverso un meccanismo di progressiva mensilizzazione degli acconti e dei saldi e l’eventuale riduzione della ritenuta d’acconto, senza maggiori oneri per le finanze pubbliche.
- RIFORMA IRES Nella revisione dell’Ires il Governo dovrà ridurre gli adempimenti amministrativi a carico delle imprese anche grazie a una revisione dei costi parzialmente e totalmente indeducibili.
- IVA E AMBIENTE Nel testo della delega è stato stabilito che nel decreto attuativo per la razionalizzazione dell’imposta sul valore aggiunto (Iva) e delle imposte indirette sulla produzione e sui consumi il Governo dovrà tenere conto dell’impatto ambientale dei diversi prodotti e della promozione di uno sviluppo sostenibile.
- IRAP Gli interventi normativi che verranno messi in atto dal Governo per il progressivo superamento dell’Irap, viene stabilito nel testo della delega fiscale, non devono generare aggravi di alcun tipo sui redditi di lavoro dipendente o da pensione. Il graduale superamento dell’Irap dovrà garantire gettiti in misura equivalente per le Regioni che presentano squilibri di bilancio sanitario o per quelle che sono sottoposte a piani di rientro che, in base alla legislazione vigente, comportano l’applicazione, anche automatica, di aliquote dell’Irap maggiori di quelle minime. Il superamento dell’Irap dovrà inoltre riguardare prioritariamente le società di persone, gli studi associati e le società tra professionisti.
- ENTI TERRITORIALI Nell’attuare la delega fiscale il Governo dovrà garantire il rispetto dell’autonomia tributaria degli enti territoriali.