DL AIUTI: DOPO PASSAGGIO IN CDM EMENDAMENTO GOVERNO DL BOLLETTE. ARRIVATA RIFORMULAZIONE SUPERBONUS 110%

Dopo il Consiglio dei ministri di ieri che ha ri-esaminato il dl Salva bollette (vedi allegato) varato già la scorsa settimana in Cdm (ma mai pubblicato in Gazzetta ufficiale) il Governo ha presentato nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera un emendamento su bollette ed energia che ha fatto direttamente confluire le misure accordate in Cdm nel decreto Aiuti. Già dalla scorsa settimana era intenzione dell’Esecutivo far confluire il dl Bollette nel decreto Aiuti. Cosa che finora non era stata fatta proprio perché il dl Bollette non era stato pubblicato in Gazzetta ufficiale, tanto che in questi giorni si è diffusa la notizia che il dl sarebbe finito in qualche altro decreto. Ora però, anche per lo stringere dei tempi e la necessità della proroga delle misure taglia bollette, si è deciso di lavorare su due binari paralleli: il decreto Bollette è tornato all’esame dei ministri per aggiungere, tra l’altro, la retroattività per bonus sociale per chi presenta l’Isee in corso di anno e disposizioni per accelerare lo stoccaggio di gas naturale. Il testo è andato poi in Gazzetta ufficiale, diventando subito operativo (passaggio necessario per dare continuità agli sconti, in scadenza). Contemporaneamente però, le misure del dl Bollette sono finite nel decreto Aiuti, senza aspettare la pubblicazione del dl in Gazzetta, con un emendamento del Governo. In questo modo il decreto in Gazzetta sarà subito operativo ma non dovrà seguire alcun iter parlamentare.  

Pervenuta, intanto, la riformulazione (vedi allegato) al dl Aiuti in tema di superbonus al 110% depositata nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Il testo dispone che le banche e le società appartenenti a gruppi bancari potranno cedere sempre il credito derivante da superbonus al 110% e altri bonus edilizi a soggetti non rientranti nella definizione di consumatori o utenti retail, che abbiano stipulato un contratto di conto corrente con la stessa banca cedente ovvero la banca capogruppo. La modifica supera la previsione vigente in base alla quale le banche potevano solo procedere alla cessione unicamente in favore dei propri correntisti, ovvero dei correntisti della banca capogruppo, qualificabili come “clienti professionali”. L’ampliamento della possibilità di cedere i crediti dalle banche a tutti tranne i consumatori è da subito operativa.