DL FARE: ASSOPETROLI, BENE APPROVAZIONE PER BONUS GESTORI CARBURANTI

“Diamo atto alle forze politiche e ai relatori Bernini e Guerrieri che ieri hanno approvato nelle commissioni riunite 1 e 5 del senato l’emendamento Bonfrisco 4.18 e Romani 4.19 e Santini 6.11 al DL del Fare. Il testo approvato permettera’ , quando  sara’ convertito in Legge,  la completa attuazione di quanto previsto dall’articolo 17 della Legge 27/2012 (c.d. “Cresci Italia”) in materia di nuove forme contrattuali tra i gestori e i titolari di concessione per la distribuzione dei carburanti” lo afferma in una nota Franco Ferrari Aggradi, Presidente di Assopetroli Assoenergia che rappresenta e tutela le oltre mille imprese del settore della commercializzazione dei carburanti e dei servizi e prodotti energetici “la misura era fortemente attesa da tutti gli operatori del settore perche’ in tal modo si permette una maggiore dinamicita’ del mercato con evidenti benefici per i consumatori senza nessun aggravio per il bilancio dello Stato perche’  già oggi i “benzinai” utilizzano il bonus nella misura contenuta nell’emendamento che  era gia’ stato reso strutturale con la Legge 183 del 12/11/2011, articolo 34 comma 4  (legge di stabilità).” “questa è la buona politica cui guarda con favore Assopetroli Assoenergia perche’ quando la politica “del fare concretamente”  lavora di concerto e nell’interesse del Paese, produce risultati positivi. Questo è lo spirito che deve muovere i prossimi passi che il settore attende: avvio del tavolo di razionalizzazione della rete carburanti con particolare riferimento al delicato tema delle bonifiche, l’armonizzazione degli obblighi di miscelazione dei biocarburanti in linea con il resto d’Europa ma, principalmente, dalla buona politica ci attendiamo che metta la parola fine sulla vessazione di Stato che si chiama Robin Tax, tanto più che oggi, se l’Aula del senato non vi porra’ rimedio, oltre l’80% delle nostre piccole e piccolissime imprese saranno obbligate a dover scegliere tra il pagare questo ennesimo balzello e non poter tutelare l’occupazione delle loro maestranze o chiudere”.