“Noi ora faremo un decreto energia legato al momento particolare che stiamo vivendo”. Dobbiamo “semplificare le procedure per le energie rinnovabili. Io credo che in questo particolare momento serva un ‘di più’ di determinazione” su questo aspetto. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, audito dalla commissione parlamentare per la Semplificazione in merito all’indagine conoscitiva relativa alla semplificazione delle procedure amministrative connesse all’avvio e all’esercizio delle attività di impresa.
“Sono allo studio del Governo misure specifiche per una semplificazione drastica sul fronte delle energie rinnovabili. Tra queste, la liberalizzazione dell’installazione di pannelli solari, termici o fotovoltaici, sugli edifici (ad eccezione dei soli edifici individuati come beni culturali, dove l’installazione sarebbe comunque sottoposta a procedura autorizzatoria semplificata)” e “la definizione per legge delle aree e della tipologia di edifici sui quali di default è possibile installare impianti Fer (fonti energie rinnovabili) e produrre energia, a partire dalle aree industriali dismesse e dalle aree agricole abbandonate o non produttive da oltre 5 anni”. Lo si legge nel documento depositato dal ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta nella commissione parlamentare per la Semplificazione.
Altre misure allo studio sono “l’estensione dei casi in cui gli interventi su impianti esistenti non sono sottoposti a valutazioni ambientali e paesaggistiche, né all’acquisizione di atti di assenso comunque denominati, integrando le ipotesi di semplificazione già previste dal dl 28/2011, e in particolare, la nomina di un commissario straordinario del governo (presidente commissione Via Pnrr/Pniec) per lo smaltimento delle giacenze riguardanti le richieste di autorizzazione sin qui presentate, con potere di superare i veti delle sovrintendenze (e subcommissari a livello regionale da individuare nella figura del presidente di Regione o di un suo assessore)”. E ancora: “il potenziamento delle unità dedicate alle autorizzazioni per impianti Fer nell’ambito del pool dei 1.000 esperti e pianificazione di interventi di formazione rivolti agli enti del territorio sulle procedure autorizzative e sugli interventi di semplificazione, con l’utilizzo della piattaforma di assistenza tecnica ‘Capacity Italy’ per intercettare le esigenze dei territori e mettere a disposizione professionisti esperti”, si legge nel documento.