GOVERNO: CARO ENERGIA, SE NECESSARIO PRONTO AD AGGIUNGERE RISORSE

Da giugno ad oggi, il Governo ha stanziato più di 4 miliardi di euro per contenere l’incremento delle tariffe: 1,2 miliardi a giugno e più di 3 miliardi a settembre. Per l’anno prossimo, abbiamo previsto di spendere altri 3,8 miliardi, e siamo pronti a aggiungere altre risorse se l’andamento dei prezzi non dovesse stabilizzarsi”. Lo ha detto nell’aula della Camera il presidente del Consiglio Mario Draghi, nel corso delle sue Comunicazioni (in allegato) in vista della riunione del Consiglio europeo del 16 dicembre. Per contrastare il caro bollette ci sono “stanziamenti imponenti, per aiutare i più deboli. Questi stanziamenti non possono andare avanti all’infinito quindi serve una soluzione strutturale, occorre fare una riflessione sul meccanismo di prezzo dell’energia“.

È però “difficile pensare a una soluzione strutturale che non guardi ai profitti che le società elettriche e non elettriche hanno avuto dal rialzo del gas. È difficile non chiamare alla partecipazione ai costi comuni chi ha maturato profitti.  Auspichiamo quindi che il Terzo Pacchetto Gas, presentato martedì 14 dicembre dalla Commissione Europea, venga attuato rapidamente. Il pacchetto comprende l’acquisto congiunto volontario di stoccaggi strategici da parte degli operatori di trasmissione energetica, una misura che sarebbe utile per far fronte a eventuali rincari futuri”.

Draghi ha poi dichiarato che “il Governo si è impegnato a definire una chiara traiettoria di decarbonizzazione, con tempi rapidi ma realistici, e con obiettivi misurabili. Siamo impegnati a definire un percorso di riduzione delle emissioni a livello europeo che tenga conto della capacità di riconversione del nostro tessuto produttivo. Per aumentare rapidamente la produzione da fonti rinnovabili, abbiamo stanziato fondi ingenti e semplificato le procedure amministrative”. 

Il premier ha annunciato poi che la settimana prossima ci sarà una cabina di regia per approvare la relazione annuale sullo stato di avanzamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nel documento sarà illustrato lo stato di realizzazione del Piano: le riforme intraprese; gli investimenti avviati; gli organi preposti al controllo e alla valutazione delle misure. Il Governo farà il punto anche sui 51 obiettivi da realizzare entro la fine dell’anno, che siamo certi di raggiungere tutti nei tempi previsti. Infine ha osservato che permangono elementi di incertezza, come la diffusione della variante Omicron e le pressioni inflazionistiche, legate anche all’aumento dei prezzi dell’energia. A fronte di questi rischi, è giusto confermare una politica di bilancio espansiva per il 2022, che consolidi il sentiero di crescita e punti soprattutto sugli investimenti.