Secondo quanto dichiarato nel corso del question time in aula al Senato dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, il Governo interverrà per replicare anche nel secondo trimestre le misure già adottate e si cercherà di risolvere anche problemi applicativi come nei casi di autoproduzione di energia. È evidente che l’ammontare degli aumenti richiederebbe disponibilità finanziarie ben oltre quelle consentite dall’attuale strumento di bilancio. Molto faticosamente al ministero dell’Economia si sta cercando di costruire una dote finanziaria significativa, però a bilancio invariato. È molto difficile dare una risposta compiuta e definitiva a questo tipo di fenomeno.
Sui bonus il Governo è intervenuto con il blocco delle cessioni, generando oggettivamente una situazione di grave tensione. Il provvedimento d’urgenza contemplerà però anche altre misure per normalizzare l’attività economica legata all’edilizia e al superbonus, compresi nuovi strumenti sanzionatori. Giorgetti ha infine aggiunto che auspica altrettanta attenzione alla sfida epocale di altri settori, come nel caso dell’automotive. Rispondendo a un’interrogazione M5s sulla riconversione sistema industriale in ottica di sostenibilità ambientale ed economica, Giorgetti ha osservato che sul settore automotive in questo momento, sono inesistenti gli incentivi per l’acquisto di vetture ambientalmente compatibili, il mercato è totalmente fermo. È chiaro che una qualche forma di provvedimento analogo agli altri Paesi Ue vada previsto per trarre la domanda e indurre tutti i soggetti che sono nella filiera dell’automotive a fare investimenti assistiti e sussidiati dallo Stato.
In vista del consiglio dei ministri sul decreto contro il caro bollette, si è svolta ieri una riunione, a palazzo Chigi, tra il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, il ministro dell’Economia Daniele Franco, il capo di gabinetto Mef Giuseppe Chinè e il Ragioniere Generale Biagio Mazzotta. A Palazzo Chigi si è tenuta anche una riunione presieduta dal presidente del Consiglio Mario Draghi con i capi delegazione delle forze politiche di maggioranza, i ministri Stefano Patuanelli (M5s), Giancarlo Giorgetti (Lega), Mariastella Gelmini (FI), Andrea Orlando (Pd), Elena Bonetti (Iv) e Roberto Speranza (Leu).