Si è parlato di illegalità nel settore dei carburanti nel question time alla Camera di mercoledì 5 giugno. Il Ministro dell’Economia Tria ha risposto a un’interrogazione dell’on. Squeri (qui il testo), con la quale ha chiesto cosa intenda fare il Governo per risolvere una volta per tutte il problema, elencando tre possibili soluzioni immediate: eliminare la possibilità di utilizzo della lettera di intenti; introdurre, aspettando l’autorizzazione comunitaria, anche nel settore dei carburanti il reverse charge, introdurre il tracciamento molecolare del carburante. In risposta Tria ha ricordato i provvedimenti già presi con la Legge di Bilancio 2018, ha ribadito la prossima emanazione di una circolare interpretativa e ha ricordato il programma di controlli straordinari dell’amministrazione finanziaria. Nella sua replica, l’on. Squeri non si è detto soddisfatto del riscontro ricevuto, ponendo enfasi sulle tre azioni prioritarie da intraprendere che, nelle sue parole “farebbero alcuni scontenti e altri contenti. Scontenti sarebbero la mafia, la ‘ndrangheta e la camorra. Contenti sarebbero cittadini e operatori onesti vittime della concorrenza sleale che stanno chiudendo e fallendo”. (link al resoconto della seduta).