“Il piano pubblicato oggi dal Mite è indubbiamente un fatto positivo, era necessario vista la riduzione dei flussi di gas dalla Russia con cui ci stiamo misurando in questi giorni. Viene colto anche l’invito del piano europeo ‘Safe gas for a safe winter’ dell’Unione Europa, necessario per rispondere a situazioni di allerta. Contenere i consumi, insieme a tutte le misure intraprese dal governo in questi mesi come la diversificazione delle fonti, era fondamentale per affrontare l’inverno in modo sereno e con ottimismo”. Così, sentito da LaPresse, il segretario generale di Assopetroli-Assoenergia Stefano Gallitelli giudica il piano del Mite sulla riduzione dei consumi energetici. Come noto, il piano prevede tre tipologie di intervento: la riduzione di 1 grado della temperatura interna di tutti gli edifici, pubblici e residenziali, la riduzione di un’ora dell’orario di accensione degli impianti di riscaldamento e infine la riduzione di 15 giorni della stagione termica, dunque del periodo di tempo in cui è possibile accendere i riscaldamenti. Considerando queste tre misure, il governo si attende il risparmio di 3,2 mld di metri cubi di gas, di cui la metà grazie alla riduzione di un grado delle temperature.
Gas: Gallitelli(Assopetroli), ok price cap ma ha tempi lunghi
“Si tratta di una misura fondamentale per ridurre la pressione sui prezzi. Ma è un meccanismo che – per quanto lodevole – agisce più sul medio periodo. Anche se gli stati si accordassero su questo, gli effetti sul mercato arriverebbero dopo, li vedremmo in un periodo un po’ più lungo. Giusto dunque partire da un piano di mitigazione dei consumi per poi arrivare al price cap”. Così il segretario generale di Assopetroli, Sebastiano Gallitelli, sentito da LaPresse a proposito dell’effetto di un futuro price cap europeo sul gas sulle necessità di risparmio energetico dei paesi europei.
Energia: Gallitelli (Assopetroli), scettici su riduzione riscaldamenti
“Abbiamo un po’ di scetticismo, circa l’efficacia reale di una misura simile, in quanto spesso si basa su delle assunzioni fatte in laboratorio dai tecnici Enea, ma i parametri utilizzati sul campo poi possono variare. E’ difficile ad esempio garantire la riduzione di un grado negli appartamenti. Il rischio è dunque di sovradimensionare questa misura, anche perché è impossibile verificare materialmente la sua implementazione, non ci sono inoltre misure coercitive o sanzioni”. Così Sebastiano Gallitelli, sentito da LaPresse, si esprime sull’efficacia dal punto di vista del risparmio energetico dell’obbligo di riduzione di un grado delle temperature degli edifici prevista dal piano del governo presentato oggi. “Nel piano sono previsti controlli a campione ma vien da sé che è difficile realizzarli effettivamente, soprattutto nel privato, anche a causa della numerosità dei soggetti coinvolti. Il governo ha annunciato controlli a campione sulle reti comunali per verificare l’effettivo prelievo, ma si tratta di verifiche ex post che non possono influire subito sul risultato del piano”, aggiunge Gallitelli.
Per questo, spiega il segretario generale di Assopetroli, “tra le tre misure destinate a contenere i consumi, a nostro parere, forse la vera misura era quella di insistere sulla riduzione della stagione termica, riducendola non di 15 ma di 30 giorni. Quindici giorni dovrebbero portare al risparmio di 500 milioni di metri cubi, se si allargassero a 30 il risparmio può essere più che raddoppiato, dato che le stime reali possono portare anche a benefici maggiori sulla base delle esperienze che abbiamo maturato. Per Gallitelli, “in questo modo potremmo tranquillamente raggiungere l’obiettivo del governo, andando a mitigare la sovrastima derivante dalla riduzione di un grado o di un’ora al giorno nell’accensione. Suggeriamo dunque di raddoppiare a 15 a 30 il taglio della durata della stagione termica, così da compensare i risultati delle altre due misure”.