Il consiglio generale di Unem, riunitosi a Roma, ha indicato l’Ingegner Gianni Murano, attuale vice presidente di Unem e presidente di Esso Italiana, quale presidente designato per il prossimo quadriennio (2023-2027), da sottoporre all’approvazione dall’assemblea privata in programma per iI prossimo 3 luglio. È quanto si legge in una nota stampa di Unione energie per la Mobilità, dove si specifica che la decisione è stata assunta “all’unanimità dopo la consultazione di tutti i soci effettivi, condotta dalla commissione di designazione nei mesi scorsi”. L’assemblea di Enel ha eletto il nuovo Cda confermando le scelte del ministero dell’Economia per la presidenza, che va a Paolo Scaroni, e per il ruolo di a.d., Flavio Cattaneo. Eletti altri quattro nomi dalla lista Mef – Johanna Arbib, Olga Cuccurullo, Fiammetta Salmoni e Alessandro Zehentner e tre della lista di minoranza di Assogestioni, Mario Cors, Dario Frigerio e Alessandra Stabilini. All’assemblea, in cui era presente il 65% del capitale, la lista concorrente a quella Mef presentata dal fondo Covalis, ha avuto il 6,9% e non ha eletto alcun rappresentante. Il ministero delle Imprese è al lavoro su una circolare interpretativa del decreto sul cartello con i prezzi medi regionali. Lo ha detto il sottosegretario Massimo Bitonci intervenendo al convegno di apertura del forum Fuelsmobility organizzato oggi a Roma da Bfwe. Bitonci, che ha manifestato i propri personali dubbi sulla norma stessa, ha espresso l’auspicio che l’obbligo di esporre il cartello, che dovrebbe entrare in vigore il primo agosto prossimo, sia “transitorio”, anche perché gli uffici del ministero stanno lavorando alla definizione di una app e di un QR Code che, come prevedevano alcuni emendamenti al DL trasparenza non approvati, potrebbe alla fine sostituire il cartello. “Non si tratta di una retromarcia – ha sottolineato Bitonci – ma di un miglioramento”.Il decreto attuativo, a quanto si apprende, ha superato il vaglio della Corte dei conti e dovrebbe uscire a breve in Gazzetta Ufficiale.Bitonci ha inoltre annunciato che entro la fine del mese convocherà il tavolo per la ristrutturazione della rete carburanti. È già pronto, ha aggiunto un testo su cui riprendere il confronto con la filiera. Il sottosegretario ha infine annunciato che è stato approvato il sistema informatico per il coordinamento delle banche dati della anagrafe e dell’osservaprezzi. Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato oggi gli avvisi per la presentazione di progetti per realizzare infrastrutture di ricarica elettrica sulle superstrade e nei centri urbani.L’intervento, si legge in una nota, rientra nella misura del Pnrr dedicata allo sviluppo delle infrastrutture per la mobilità elettrica. La Camera dei deputati ha approvato nella seduta di ieri tutti i 13 punti della mozione di maggioranza sul Piano REPowerEU e i relativi investimenti, dove si cita il piano Mattei in relazione al ruolo dell’Italia di hub energetico nel Mediterraneo. La mozione impegna il Governo a sostenere il processo di diversificazione dell’approvvigionamento energetico, che permetta di raggiungere una costante diffusione delle energie rinnovabili che gradualmente sostituiscano i combustibili fossili nelle case, nell’industria e nella generazione di energia elettrica; a sostenere nella transizione energetica ed ecologica un modello di sviluppo che sia in grado di garantire la salvaguardia dell’ambiente, dell’individuo e dell’economia, di perseguire la neutralità climatica assicurando il principio della neutralità tecnologica nei settori elettrico, termico e dei trasporti, e, infine, di promuovere e sostenere processi sostenibili e certificati, che adottano i principi del Life Cycle Assessment (Lca) per la valutazione dell’impronta carbonica di prodotti e servizi; in coerenza con la direttiva UE 2022/542 del Consiglio europeo, dello scorso 5 aprile 2022, cosiddetta «fiscalità green», a valutare l’applicazione di misure fiscali per favorire il risparmio energetico e la riduzione dell’uso dei combustibili fossili, come interventi ad hoc per sostenere il teleriscaldamento e favorire l’utilizzo di biometano;
POLICY FOCUS – EUROPA E MONDO
La Commissione europea ha lanciato la prima gara d’appalto internazionale per l’acquisto in comune di gas (AggregateEU). In questa prima gara, si legge in una nota, hanno presentato richieste 77 imprese europee per un volume totale di 11,625 miliardi di metri cubi di gas. La domanda di Gnl è pari a 2,781 miliardi di metri cubi, mentre 9,554 miliardi di metri cubi sono richiesti per la consegna tramite gasdotto. Oggi, con il sostegno della Commissione, partner industriali, organizzazioni di ricerca, parti sociali e organizzazioni di istruzione e formazione hanno istituito un partenariato per le competenze su larga scala per le industrie ad alta intensità energetica (EII). Lo scopo di questa partnership è identificare le esigenze di competenze e sviluppare programmi di studio e programmi di formazione adeguati per garantire che la forza lavoro EII abbia le giuste competenze affinché le industrie ad alta intensità energetica rimangano leader nella transizione verde e digitale . Promuoverà inoltre l’assunzione e il miglioramento delle competenze dei lavoratori. Gli EII attualmente costituiscono oltre il 20% della produzione europea e impiegano oltre 7 milioni di persone in Europa. La società di gestione degli asset Legal & General Investment Management (LGIM) ritiene che l’Inflation Reduction Act (IRA) farà da catalizzatore per gli investimenti in energia pulita negli Stati Uniti; tuttavia, i policymaker e gli investitori europei sono preoccupati che i sussidi previsti da questo provvedimento possano sottrargli numerose attività in ambito R&D e lo sviluppo di numerosi progetti in questo settore. Per questo l’Unione Europea intende contrattaccare attraverso il Green Deal Industrial Plan (GDIP), che permetterebbe ai governi locali di attuare varie forme di aiuti per supportare la transizione verde.In linea di massima, l’ammontare delle risorse e i destinatari di questi sono equivalenti in UE e USA, con i vari pacchetti di sussidi che porteranno a investimenti di centinaia di miliardi di dollari in energia prodotta da fonti rinnovabili o in altre attività che comunque mirano a ridurre le emissioni di CO2.
POLICY FOCUS – MERCATI
Il divieto della cessione dei crediti, introdotto dal governo il 17 febbraio, continua a non pesare sui dati del Superbonus 110%. Secondo Enea e ministero dell’Ambiente, infatti, gli investimenti per interventi ammessi a detrazione continuano a salire a 75,9 miliardi da 72,8 di fine marzo, mentre 59,9 miliardi sono gli investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione (58,1 a marzo). Le asseverazioni sono 407.396 (403.809 a marzo). Gli investimenti ammessi a detrazione nei condomini ammontano a 37,4 mld (35,5 mld a marzo), quelli negli edifici unifamiliari a 27,3 mld (26,4 mld a marzo) e quelli in unità indipendenti a 11,2 mld (10,9 mld a marzo). Restano invariati gli 840mila euro per investimenti in 6 castelli. L’investimento medio – comprese le somme non ammesse a detrazione – sale a 611mila euro per i condomini, mentre resta invariato a 117mila euro per gli edifici unifamiliari e a 98mila euro per le unità indipendenti. L’investimento medio nei sei castelli è pari a 140mila euro ciascuno. Scendono ancora i prezzi di tutti i carburanti. Questo l’andamento delle medie settimanali dei prezzi praticati alla pompa: benzina self service a 1,836 euro/litro (-25 millesimi, valori arrotondati), servito a 1,973 euro/litro (-25). Diesel rispettivamente a 1,686 euro/litro (-33) e 1,826 euro/litro (-33). Gpl servito a 0,760 euro/litro (-6), metano a 1,620 euro/kg (-20).Azzerato lo “sconto” pompe bianche sulla benzina self service e a 11,5 cent sul servito; a 0,3 cent sul gasolio self e a 11,9 cent sul servito.In aumento il sovrapprezzo per chi fa il pieno in autostrada rispetto alla rete ordinaria: 6,9 cent/litro per la benzina self e 8,6 per il gasolio self, 19,2 per la benzina servito e 21,9 per il gasolio servito.Salgono ancora i margini lordi: benzina a 23 cent/litro (+1,3 cent, media 12 mesi a 21 cent), gasolio a 23,9 cent (+1,5, media dei 12 mesi a 21,1 cent). Il settore delle energie rinnovabili vive un momento straordinario facendo segnare un cambio di passo soprattutto in Italia, sulla scia del PNRR e dei nuovi obiettivi al 2030. Nonostante il quadro macroeconomico ed energetico complicato, gli investimenti previsti si collocano sui 41 miliardi, con un’impennata della potenza che ha toccato la quota record di 38,9 GW, quasi triplicata rispetto ai 15 GW del 2021. Le operazioni sono 958, più del doppio di quelle rilevate nell’anno precedente. È questa la situazione delineata dall’Irex Annual Report 2023, lo studio di Althesys che dal 2008 monitora il settore delle rinnovabili, analizza le strategie e delinea le tendenze future e che non manca di evidenziare, tuttavia, le perduranti difficoltà autorizzative degli impianti, nonostante i decreti di semplificazione: tre pratiche su quattro sono ancora in standby, su 894 totali, ben 673 risultano ancora in corso.