Policy focus – 28 marzo 2023

POLICY FOCUS – ITALIA 
🌐 È in programma oggi alle 11:30 la riunione preparatoria del prossimo Consiglio dei ministri. All’ordine del giorno ci sono sia il decreto-legge che dovrebbe rimodulare gli sconti sulle bollette di elettricità e gas a partire dal primo aprile, sia il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022.Sul DL Bollette ci sono state anticipazioni in questi giorni, sostanzialmente in linea con quanto illustrato la scorsa settimana in Parlamento dal ministro Giancarlo Giorgetti. In sostanza secondo quanto risulta si va in primo luogo verso un’estensione del bonus sociale per i vulnerabili fino a giugno 2023.Per la generalità dei clienti, nell’elettrico è in arrivo il ripristino degli oneri di sistema, il che però, visto il parallelo andamento fortemente al ribasso del prezzo all’ingrosso, non dovrebbe comunque impedire un calo della bolletta di un 20% circa. Diverso il caso del gas dove il governo sarebbe orientato a confermare l’Iva agevolata al 5% anziché il 10-22% e l’azzeramento degli oneri di sistema ma a ritoccare lo sconto di 31 cent/mc attualmente applicato sulla componente UG2, anche se in modo graduale. Come già segnalato il mese scorso, se venisse ripristinato, nonostante il nuovo calo della componente materia prima – che dovrebbe tradursi in una flessione di “soli” circa 10 cent sulla bolletta – un aumento complessivo della bolletta sarebbe inevitabile (circa +20%).Diversamente, se si rimuovesse solo un terzo dello sconto, il prezzo complessivo ne risulterebbe sostanzialmente invariato, rinviando ai prossimi trimestri una cancellazione meo traumatica dell’agevolazione. Mantenerlo per intero consentirebbe infine un nuovo calo della bolletta, ma renderebbe molto più complessa la exit strategy dagli sconti in futuro. Quanto alle imprese l’orientamento sarebbe di mantenere il credito imposta ma con un sistema diverso, facendolo scattare solo se prezzo supera una certa soglia (per tutte le imprese, sia nell’elettricità sia nel gas).La dotazione finanziaria della “manovra” sarebbe di 4,9 miliardi di euro.
🌐 Piani decennali Terna-Snam, contatori intelligenti, regolazione del teleriscaldamento, metanizzazione, cold ironing. Sono i principali temi energetici affrontati dal Ddl Concorrenza (disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022), sul tavolo domani della riunione preparatoria del Consiglio dei ministri. 
🌐 Nel 2021 la quota dei consumi energetici complessivi coperta da fonti rinnovabili è stata pari al 19%, inferiore sia a quella prevista dal Pniec per lo stesso anno (19,9%), sia a quella calcolata, applicando la medesima metodologia di calcolo, per il 2020 (20,3%). Il Rapporto fornisce i primi dati monitoraggio delle traiettorie di avvicinamento agli obiettivi nazionali sulle fonti rinnovabili individuate dal Pniec per il 2030: a partire dall’anno di rilevazione 2021, infatti, i criteri di monitoraggio sono inclusi nella direttiva 2018/2001 (Red II) e coerenti con quelli utilizzati per la redazione delle traiettorie fissate dal Pnec. Sull’andamento degli indicatori, scrive il Gse, appaiono evidenti gli effetti della pandemia da Covid-19: rispetto al 2020, i consumi di energia da Fer sono cresciuti (+3,9%) meno dei consumi energetici complessivi del Paese (+10,6%), con il solo settore dei trasporti, particolarmente colpito dalla pandemia, che nel 2021 ha registrato una ripresa dei consumi di oltre il 20%.
🌐 Martedì alle 11 la commissione Attività produttive della Camera esamina le risoluzioni 7-00050 Appendino e 7-00050 Peluffo sul commercio al dettaglio dei carburanti. Alle 12 l’assemblea della Camera svolge interpellanze e interrogazioni. Alle 12:30 la commissione Esteri della Camera ascolta Kyoto Club, Ecco, Legambiente e Greenpeace sulla risoluzione Formentini per il rilancio dell’Eastmed. Ancora alle 12:30 la commissione Attività produttive della Camera ascolta Enel sulle centrali a carbone di Brindisi e Civitavecchia. Alle 13 la commissione Ambiente della Camera ascolta, tra gli altri, Amici della Terra, Wwf e Assoesco sull’impatto ambientale degli incentivi edilizi. Alle 13:45 la commissione Finanze della Camera svolge interrogazioni su questioni di competenza Mef. Ancora alle 13:45, la commissione Politiche UE ascolta l’Associazione dei produttori di imballaggi flessibili e l’Alleanza delle cooperative ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà della proposta di regolamento su imballaggi e rifiuti di imballaggio. Alle 14 la commissione Ambiente della Camera svolge le interrogazioni 5-00211 Pavanelli sui contributi per i prodotti sfusi o alla spina, 5-00370 Sergio Costa sulla bonifica e il ripristino della falda nell’ex deposito di fitofarmaci Agrimonda, 5-00409 Scarpa sui rifiuti sversati illecitamente a Paese (TV), 5-00511 Simiani sui castori. Alle 15 la commissione Bilancio del Senato riprende l’esame del DL Semplificazioni. Alle 16 la commissione Politiche Ue del Senato ascolta Arpa Emilia-Romagna, Arpa Lombardia, Arpa Piemonte, Società Italiana Indoor Air Quality, Enea, Aiel e Iss sulla qualità dell’aria.Mercoledì dalle 9:30 l’assemblea della Camera ha in calendario la discussione – con votazioni ma non prima delle 16 – del DL Superbonus. L’esame prosegue giovedì dalle 9:30. Alle 10:30 la commissione Finanze del Senato ascolta Cna, Confindustria, Casartigiani, Federpesca e Confagricoltura sui crediti d’imposta. Alle 13 la commissione Politiche UE ascolta l’ambasciatore francese Christian Masset sulla cooperazione Italia-Francia. Alle 13:30 la commissione Bilancio della Camera ascolta Bankitalia sugli effetti macroeconomici degli incentivi edilizi. Alle 14 la commissione Ambiente ascolta il ministro del Mare Nello Musumeci sulle linee programmatiche e, subito dopo, prosegue l’esame del Ddl per l’istituzione di una commissione Ecomafie. Alle 14:30 la commissione Finanze del Senato ascolta Confcommercio, Confartigianato, Confimi Industria, Alleanza delle cooperative, Confapi e del professor Guglielmo Flacco sui crediti d’imposta. Alle 15 l’assemblea della Camera svolge il question time. Sempre alle 15 la commissione Affari costituzionali della Camera prosegue le audizioni sull’attività di lobbing: ascolta Francesco Bilancia, professore di diritto pubblico presso l’università di Chieti – Pescara, Francesco Clementi, professore di diritto pubblico comparato presso l’università La Sapienza di Roma, Giovanna De Minico, professoressa di diritto costituzionale presso l’Università Federico II di Napoli, di Pierluigi Petrillo, professore di teorie e tecniche del lobbing presso l’università Luiss. Ancora alle 15, la commissione Attività produttive della Camera svolge interrogazioni su questioni di competenza Mimit. Giovedì alle 14 le commissioni Ambiente, Agricoltura e Politiche UE della Camera, insieme alle commissioni Politiche UE, Ambiente e Industria del Senato, ascoltano il commissario europeo per l’Ambiente Virginijus Sinkevicius. Venerdì alle 9:30 l’assemblea della Camera svolge le interpellanze urgenti.
POLICY FOCUS – EUROPA 
🇪🇺 L’accordo sulle emissioni delle auto sarà ratificato oggi dal Consiglio energia. Il compromesso raggiunto nel fine settimana tra la Commissione europea e il governo tedesco è stato approvato ieri mattina dal Coreper, l’organismo dei rappresentanti dei 27 a Bruxelles, e sarà domani sul tavolo dei ministri dell’Energia. L’annuncio è arrivato dalla presidenza svedese: “Il Coreper I ha approvato che l’accordo sui limiti di emissione di CO2 per le auto sarà nell’agenda del Consiglio Energia di domani per l’adozione finale”. Hanno espresso voto contrario i rappresentanti di Italia e Polonia, mentre si sono astenuti quelli di Romania e Bulgaria. In particolare, riportano diverse agenzie di stampa, il rappresentante italiano avrebbe definito non accettabile una interpretazione restrittiva dei carburanti neutri in termini di CO2, aperta ai soli e-fuel e non anche ai biocarburanti, in quanto non in linea con il principio di neutralità tecnologica.
🇪🇺 Dopo la notizia del via libera del Coreper, Unem ha manifestato la sua contrarietà in una nota. La decisione di “salvare” solo gli e-fuel, scrive l’associazione, “rappresenta una risposta molto parziale perché, pur riconoscendo l’esistenza di tecnologie alternative al modello full electric per la decarbonizzazione dei trasporti, trascura altre tipologie di carbon neutral fuels come i biocarburanti avanzati e i recycled carbon fuels”. La scelta, scrive Unem, “sorprende visto che così si escludono soluzioni già disponibili, in cui in Italia siamo all’avanguardia, anche alla luce di quanto previsto dell’Inflation Reduction Act, varato dall’amministrazione Biden, che ha previsto sostanziosi incentivi per la promozione di tutti i carburanti alternativi, biocarburanti compresi, e lo sviluppo di nuove infrastrutture per la loro produzione e distribuzione”. Secondo l’associazione, “solo estendendo il concetto di carbon neutral fuels a tutte le opzioni tecnologiche, in larga parte già oggi sul mercato, si potrà raggiungere l’obiettivo della decabonizzazione di tutti i tipi di trasporto attivando le necessarie economie di scala in grado di rendere la transizione socialmente ed economicamente sostenibile”.Unem ha diffuso una scheda con le caratteristiche dei prodotti che permettono una riduzione della CO2 fino al 100%
🇪🇺 Nel mondo ci sono 1.171 bioraffinerie operative o progettate che producono carburanti ma anche materiali e prodotti chimici. L’Aie insieme all’Enea le hanno mappate tutte, suddividendole per feedstock, tecnologia di raffinazione, prodotto, ma anche livello di produzione e di maturità tecnologica, e indicando la localizzazione e il proprietario, nonché i siti internet di riferimento. 
POLICY FOCUS – MERCATI
📈 Nel 2022 l’intensità energetica dell’industria si è ridotta del 10% circa rispetto al 2021, scendendo al di sotto del livello del 2018. Lo riporta il rapporto di previsione del Centro Studi Confindustria della primavera 2023 dal titolo “L’economia italiana tra rialzo dei tassi e inflazione alta”. Nel 2012, si legge nell’approfondimento dedicato a “L’intensità energetica dell’industria si riduce nel 2022: possibili spiegazioni”, l’intensità energetica dell’industria italiana era pari a 101 tonnellate equivalenti di petrolio per milione di euro di valore aggiunto. Nel 2020 e nel 2021 la pandemia ha parzialmente interrotto questo processo virtuoso. Nel 2022 il rapporto è invece sceso a 79,9, riducendosi di circa il 10% rispetto al 2021, a fronte di una sostanziale tenuta del valore aggiunto dell’industria. L’intensità energetica, commenta il Centro studi, sembra quindi essersi riportata sul sentiero di riduzione di lungo termine. La riduzione dell’intensità energetica dell’industria, si legge ancora, “è il risultato di una ‘forzata’ ricomposizione settoriale del sistema produttivo”, con calo dell’attività dei settori più energivori e aumento di quelli meno esposti all’aumento dei prezzi.
📈 Adottare politiche e strategie per rafforzare l’uso della cogenerazione nei prossimi dieci anni; istituire un tavolo permanente con le associazioni coinvolte nella filiera in modo da individuare le migliori strategie per salvaguardare la cogenerazione ad alto rendimento ed evitare le possibili ricadute negative per il Paese. È l’appello a governo e parlamento di Fire, Assocarta, Cogen Europe, Consorzio Italiano Biogas, Confindustria Ceramica, Coordinamento Free, Federchimica e Italcogen.
📈 Prosegue il trend discendente per i gasoli nelle quotazioni medie dei prezzi Siva d’acquisto che vanno dal 20 al 24 marzo. La benzina invece si assesta sui livelli di due settimane fa. Al Nord la benzina è tra 1422 e 1425 euro per mille litri (invariato e -1 euro); il gasolio autotrazione tra 1326 e 1330 euro per mille litri (-21 euro); il gasolio agricolo tra 847 e 850 euro per mille litri (-20 e -21 euro); il gasolio riscaldamento tra 1054 e 1060 euro per mille litri (-26 e -24 euro). Al Centro la benzina è tra 1423 e 1425 euro per mille litri (-3 euro); il gasolio autotrazione tra 1328 e 1337 euro per mille litri (-24 e -21 euro); il gasolio agricolo tra 849 e 853 euro per mille litri (-23 euro); il gasolio riscaldamento tra 1058 e 1063 euro per mille litri (-28 e -29 euro). Al Sud e Isole la benzina è tra 1444 e1447 euro per mille litri (+5 e +4 euro); il gasolio autotrazione tra 1348 e 1356 euro per mille litri (-25 e -22 euro); il gasolio agricolo tra 862 e 868 euro per mille litri (-28 e -27 euro); il gasolio riscaldamento tra 1082 e 1087 euro per mille litri (-30 e -32 euro).