Policy Focus – 5 aprile 2023

POLICY FOCUS – ITALIA 
🌐 Il governo è al lavoro su un nuovo decreto-legge sulle assunzioni nella pubblica amministrazione per mettere a terra i progetti del Pnrr. La bozza prevede tra l’altro che il Mase possa avvalersi di personale di Enea e Ispra per attività di interesse comune; che il Mase possa spendere 990.000 euro l’anno dal 2023; che Ispra possa istituire, fino al 31 dicembre 2026, nell’ambito della propria organizzazione, un’apposita unità di missione di livello dirigenziale generale per supporto al Mase; che l’inviato speciale per il cambiamento climatico possa essere scelto anche tra personale esterno alla pubblica amministrazione e che quindi sia retribuito con una spesa massima di 350mila euro l’anno. Il provvedimento, in generale, prevede un rafforzamento organizzativo delle amministrazioni che attuano il Pnrr e della capacità amministrativa degli enti locali.
🌐 Oggi il presidente dell’associazione dei grossisti di energia e trader Aiget, Leonardo Santi, ed il vice presidente, Piergiacomo Sibiano, sono stati auditi dall’VIII Commissione – Ambiente della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva attualmente in corso sull’impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia. Nel suo intervento Aiget ha espresso apprezzamento per pieno coinvolgimento nell’indagine degli operatori energetici, “che ormai da alcuni anni – rimarca l’associazione – hanno riconfigurato le proprie strategie sullo sviluppo di soluzioni per il risparmio e la sostenibilità, a beneficio dell’intero sistema e dei clienti finali”. Tuttavia, prosegue Aiget, “il meccanismo virtuoso di promozione degli interventi di efficientamento energetico in edilizia rischia oggi di essere fortemente rallentato dall’eliminazione degli strumenti dello sconto in fattura e della cessione del credito, con pesanti conseguenze non solo sul raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica, ma anche sull’intera filiera di sviluppo commerciale e il relativo indotto. Filiera che peraltro, anche grazie al meccanismo della cessione del credito aveva già contribuito, soprattutto per gli interventi minori e di valore più contenuto, anche ad una forte riduzione del nero e del lavoro sommerso, reso in tal modo molto meno conveniente e con i notevoli benefici per il sistema paese riconducibili anche al conseguente incremento del gettito fiscale”.
🌐 Nella sua audizione di ieri alla Camera sulla comunicazione della Commissione UE dello scorso ottobre “Applicare il diritto dell’UE per un’Europa dei risultati” COM (2022) 518, Proxigas ha posto l’accento sulla direttiva “case green” sulla prestazione energetica degli edifici, auspicando un approccio flessibile e basato sulla complementarietà delle tecnologia, in luogo di un’esclusività a favore del solo elettrico.
🌐 Con 172 voti favorevoli 114 contrari e un astenuto, l’assemblea della Camera ha approvato il disegno di legge di conversione del DL 11/2023 sulla cessione dei crediti. La settimana scorsa il governo aveva posto la questione di fiducia sul decreto, poi approvata. Il testo passa ora all’esame del Senato. La stretta sul Superbonus introdotta dal governo col DL era stata ammorbidita durante l’esame in commissione.
🌐 “Il governo accoglie volentieri l’invito a riferire in Parlamento sullo stato di attuazione del Pnrr, intanto perché non vi è nessuna difficoltà a farlo, ma soprattutto perché la consideriamo un’opportunità. Anzi, un’ottima occasione di confronto per approfondire e chiarire il merito delle questioni”. Lo dichiara – scrive Palazzo Chigi in una nota – il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto. 
POLICY FOCUS – EUROPA 
🇪🇺 La Commissione europea ha pubblicato oggi i nuovi modelli di orientamento aggiornati per aiutare gli Stati membri a elaborare le misure da inserire nei piani nazionali di ripresa e resilienza sulla base del piano RepowerEU in conformità delle norme UE in materia di aiuti di Stato. Nel febbraio 2023, ricorda la Commissione, il regolamento sul meccanismo di ripresa e resilienza è stato modificato per inserire capitoli dedicati al piano RepowerEU nei Pnrr. Per garantire una rapida introduzione delle misure di RepowerEU la Commissione incoraggia dunque gli Stati membri a presentare entro il 30 aprile 2023 i piani di ripresa modificati. In particolare, si legge in una nota, i documenti tecnici aggiornati aiuteranno gli Stati membri a elaborare misure che contribuiscano ulteriormente ad attuare il Green Deal europeo e nel contempo a porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili russi e ad accelerare la transizione verde come previsto dal piano RepowerEU.I modelli sono stati adeguati alla nuova disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, dell’ambiente e dell’energia del 2022, alla disciplina riveduta degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione, al nuovo quadro temporaneo di crisi e transizione, e alla modifica approvata del regolamento generale di esenzione per categoria.
🇪🇺 Secondo S&P Global Ratings le proposte della Commissione europea per riformare il mercato elettrico europeo dovrebbero accelerare gli investimenti nelle fonti energetiche rinnovabili, grazie ai contratti per differenza (Cfd ) e accordi di acquisto di energia (Ppa) più “market based”. E’ quanto la società di rating sostiene in un report pubblicato oggi, dal titolo “La proposta di riprogettazione del mercato energetico dell’UE mitiga i rischi di controparte e accelera le energie rinnovabili”, che giudica positivamente le proposte avanzate il 14 marzo dall’esecutivo UE
🇪🇺 Superati gli scogli più pericolosi del Fit for 55, con i nuovi obiettivi al 2035, la Commissione si è messa subito al lavoro per definire i target delle politiche climatiche al 2040, come previsto dalla “legge europea sul clima”.Venerdì l’esecutivo UE ha infatti aperto una consultazione pubblica in vista dell’adozione, nel primo trimestre del 2024, di una comunicazione che sarà il primo passo per stabilire un obiettivo climatico per il 2040, in vista della neutralità climatica entro il 2050. 
POLICY FOCUS – MERCATI
📈 Dopo i ribassi registrati per i consumi dei mesi di gennaio (-34,2%) e febbraio (-13%), il prezzo del gas naturale alle famiglie in servizio di tutela per marzo diminuisce del 13,4% rispetto al mese di febbraio 2023. Il calcolo, comunica Arera, si basa su un valore della materia prima (CMEMm) di 46,58 €/MWh in marzo (quotazioni all’ingrosso).
📈 Un meteo ventoso e soleggiato, import a pieno regime e domanda debole si sono sommati a una decisa flessione dei prezzi del gas, spingendo al ribasso il Pun medio sulla borsa elettrica italiana in marzo. E’ quanto emerge dai principali dati di settore sul mese appena concluso, che con l’avvio di aprile mostrano nel contempo segnali di rialzo.Più nel dettaglio nel mese di marzo il Pun medio è stato di 136,38 €/MWh, in calo del 15,3% su febbraio e del 55,7% su marzo 2022, in un contesto europeo in cui il baseload in Francia ha ceduto un 24,7% su febbraio e un 62,1% su anno a 111,9 € e quello della Germania rispettivamente il 20,1% e il 59,3% a 102,48 €.
📈 Sui circuiti elettronici internazionali le quotazioni del petrolio hanno avviato la settimana in forte rialzo, dopo la notizia diffusa domenica e ufficializzata lunedì di un taglio all’offerta petrolifera da parte di alcuni paesi dell’OpecPlus per oltre un milione di barili, mossa che ha portato le quotazioni del Brent oltre quota 85, e quelle del Wti oltre quota 80.
📈“Il Paese dispone di cospicue risorse finanziarie che spesso non trovano adeguata destinazione nell’ambito degli investimenti strategici, come nel caso dei fondi pensione”. Lo ha detto Mario Cribari, presidente del fondo pensione integrativo FondEnergia, nel presentare al Senato, due settimane fa, il rapporto 2022. Cribari ha illustrato il programma di investimenti di 380 milioni di euro avviato dal fondo con l’intento di ottimizzare l’allocazione delle risorse finanziarie per adattarle alla mutevole congiuntura economica.
📈 Altro mese positivo messo a segno dal mercato italiano dell’auto. Secondo quanto registrato dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, a marzo sono state immatricolate 168.294 autovetture a fronte delle 119.548 iscrizioni registrate nello stesso mese dell’anno precedente, pari ad un aumento del 40,78%. Il buon andamento di questo mese porta la crescita del primo trimestre al 26,2% con 427.019 immatricolazioni rispetto alle 338.316 del gennaio-marzo 2022. Un dato che però – ha sottolineato Unrae – resta molto al di sotto ai livelli registrati nel 2019 (-20,6%) quando nei primi tre mesi dell’anno furono immatricolate 538mila vetture.