Articolo di Quotidiano Energia del 13 gennaio 2022
Rossetti: “Un piano pubblico è precondizione necessaria per assicurare il processo di sviluppo e ammodernamento del settore”
Assopetroli-Assoenergia torna a richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla ristrutturazione della rete carburanti in ottica Pnrr e lo fa con una lettera indirizzata al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, al ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, e per conoscenza alla sottosegretaria al ministero della Transizione ecologica, Vannia Gava.
In particolare, l’associazione richiede “l’avvio, con urgenza, di un tavolo tecnico di settore, nell’ambito del quale istituzioni e operatori della filiera possano concertare un percorso condiviso di riconversione industriale, con orizzonte temporale al 2026, in coerenza con il Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Assopetroli scrive infatti di ritenere “che un piano pubblico sia precondizione necessaria per assicurare che il processo di sviluppo e ammodernamento, che il Pnrr può innescare, sia organico ed uniformemente diffuso su tutto il territorio nazionale”.
Il settore della distribuzione dei carburanti, sottolinea Assopetroli, “negli ultimi sei anni è stato al centro di un profondo processo di riforma finalizzato a contrastare estesi fenomeni di illegalità che lo avevano colpito. Questo sforzo corale di istituzioni, associazioni di rappresentanza e imprese sta portando i risultati attesi, che consentono oggi di guardare con maggiore ottimismo al futuro”.
Per l’associazione si deve quindi aprire ora “una fase nuova nella quale la rete distributiva sia al centro dell’attenzione delle istituzioni per il ruolo strategico imprescindibile che dovrà svolgere nella transizione energetica”. La rete, continua la lettera (disponibile in allegato), è “capillarmente diffusa e determinante per la diffusione di tutti i carburanti e vettori energetici alternativi, cruciali per la decarbonizzazione dei trasporti”.
Con particolare riferimento all’attuazione delle misure del Pnrr (Missione 2) relative alla diffusione di nuove infrastrutture per la mobilità elettrica, Assopetroli evidenzia “come la rete carburanti possa agevolmente inglobare tali punti di ricarica, limitando l’ulteriore consumo di suolo e sfruttando aree di rifornimento già conformi con la normativa sulla sicurezza stradale”. Rete che tuttavia, osserva l’associazione, con i suoi circa 22.000 punti vendita “è però anche sovradimensionata rispetto ai trend decrescenti dei consumi e necessita di un piano di riorganizzazione e ammodernamento, finalizzato alla riconversione verso le nuove esigenze della mobilità low carbon”.
Di qui la richiesta di un tavolo che peraltro il Governo ha promesso da tempo di voler riattivare al Mite. Era stata la sottosegretaria Gava a da annunciarlo lo scorso marzo in Parlamento, ma ad oggi non è stato ancora convocato. Stesso destino per il promesso tavolo sulla raffinazione, di cui la rappresentante Mite aveva parlato all’assemblea Unem. Nei giorni scorsi proprio il presidente dell’associazione di Unem, Claudio Spinaci, è tornato a sollecitarne l’urgenza al Governo. Senza un piano condiviso per la transizione del settore, ha detto Spinaci in un’intervista al Corriere della Sera, le raffinerie sono a rischio chiusura nei prossimi anni .