QUOTIDIANO ENERGIA – Assopetroli: “Con il Pnrr serve un piano per la riconversione della rete carburanti”

9 marzo 2020

“Processo che passa anche dalla razionalizzazione”. Le richieste dell’associazione per meno tasse sui biocarburanti, liberalizzazione ricariche e-car e Superbonus

La rete carburanti è un “asset strategico” e un “ponte” per la transizione ma nel Pnnr manca “un piano pubblico di sostegno alla riconversione delle stazioni di servizio”. E’ una “grave lacuna” che dovrà essere “prioritariamente colmata”, avverte Assopetroli.

L’associazione, che oggi è intervenuta in audizione davanti ai senatori della commissione Ambiente, sottolinea l’importanza della rete di distribuzione “che ha già oggi un ruolo chiave nella diffusione di carburanti e vettori alternativi”, si legge nella memoria inviata a Palazzo Madama. Biometano, biocarburanti avanzati, e-fuels e idrogeno (anche blu) dovranno essere le soluzioni a disposizione perché, ha detto il presidente Andrea Rossetti, “la bacchetta magica non esiste”. Da qui l’esigenza di un approccio tecnologicamente “neutrale”.

L’attuale infrastruttura di distribuzione di carburanti si presta anche “perfettamente a essere anche il luogo principe” per la ricarica di e-car e auto ibride, si legge nella memoria (disponibile in allegato). Va però eliminato “il vincolo normativo” rappresentato dall’equiparazione tra proprietari degli impianti e consumatori finali dell’energia. La rimozione di questo ostacolo “porterebbe a una reale liberalizzazione del mercato delle ricariche, dando così slancio agli investimenti infrastrutturali anche presso le stazioni di servizio”.

Rossetti si è soffermato sulla rete carburanti anche replicando a una domanda di Paolo Arrigoni (responsabile energia della Lega). Per il presidente dell’associazione il numero dei punti vendita è “eccessivo” e disfunzionale”. Per questo Assopetroli chiede che, dopo l’adozione della risoluzione De Toma e la convocazione del tavolo Mise da parte del precedente Governo, ora la razionalizzazione “entri nell’agenda dell’esecutivo Draghi, anche con il Pnrr”.

Affinché la rete di distribuzione e i nuovi carburanti possano fornire il proprio contributo alla transizione energetica occorrerà, però, “anche un cambio di paradigma nella tassazione dell’energia”. Rossetti ha fatto notare che il dibattito politico si è finora concentrato “nel paventare imminenti tagli ai cosiddetti sussidi ambientalmente dannosi” (tema sui cui l’associazione è già intervenuta nel corso della consultazione sui Sad). Invece, per Assopetroli, bisognerebbe prevedere misure come la defiscalizzazione dei carburanti a basso impatto ambientale. Insomma un cambio radicale “rispetto all’impostazione obsoleta secondo cui i carburanti tradizionali e i biocarburanti sono sottoposti alla stessa tassazione”. 

Oltra alla mobilità, l’associazione è intervenuta anche sull’efficienza, che è insieme alle nuove tecnologie e ai carburanti alternativi, “integra il set di strumenti per la decarbonizzazione”. Assopetroli spinge per la proroga del Superbonus 110% al 31 dicembre 2023, “accompagnata da un intervento di sistematizzazione e di semplificazione della normativa e delle prassi in materia” e per la “stabilizzazione dell’ecobonus, recuperabile in 5 rate annuali e sempre cedibile a banche e a intermediari finanziari”.

Rossetti, infine, si è soffermato sulla governance del Pnnr. Serve “il preventivo e sistematico coinvolgimento delle parti sociali”. Un sistema che deve essere finalizzato “alla selezione di progetti con il miglior rapporto tra costi marginali e risultati in termini di decarbonizzazione”.