QUOTIDIANO ENERGIA | Assopetroli, tavolo di lavoro con il Consiglio nazionale giovani

Articolo del 23 dicembre 2020, Quotidiano Energia

Firmato protocollo d’intesa. Confronti e panel tematici sugli obiettivi energia 2030, poi un paper finale

Il gruppo giovani di Assopetroli-Assoenergia e il Consiglio nazionale dei giovani hanno firmato un protocollo d’intesa per istituire un tavolo di lavoro dedicato al Pniec. L’iniziativa è stata pensata “per mettere a sistema idee, punti di vista prospettici e generazionali raccolti da esperti del mondo dei carburanti, dell’energia e dei trasporti, sia a livello pubblico che privato”. 

Il Consiglio nazionale dei giovani, istituito con la legge di Bilancio 2019, è l’organo consultivo a cui è affidata la rappresentanza nell’interlocuzione con le istituzioni per ogni confronto sulle politiche che riguardano il mondo giovanile. E’ stata la presidente Maria Cristina Pisani a firmare il protocollo che istituisce il tavolo con il coordinatore del gruppo giovani di Assopetroli, Luca Vazzoler.

Il progetto è stato lanciato perché – sottolinea una nota – una revisione del Pniec è necessaria per rivedere le varie misure in funzione del recente innalzamento del target di riduzione delle emissioni al 55% entro il 2030. Inoltre, “l’accordo politico raggiunto sul Recovery Fund e la partita del Next Generation EU rappresentano un’importante iniezione di liquidità per il Paese, che deve essere correttamente indirizzata per contribuire a garantire digitalizzazione e conversione green dell’economia”.

E’ per questo che il gruppo Giovani di Assopetroli e il Consiglio nazionale giovani hanno deciso di predisporre il tavolo “che intende coinvolgere anche altri operatori e stakeholder a livello nazionale, ma anche europeo”. Le attività, che vedranno la realizzazione di panel tematici con esperti del settore, troveranno sintesi in un “policy paper” finale.

Attraverso il confronto, verranno individuati gli obiettivi “che si ritiene possano essere ragionevolmente raggiunti al 2030”. L’obiettivo è anche quello di “individuare criticità, inefficienze e gap tecnologici riscontrabili sul fronte della transizione green”.