QUOTIDIANO ENERGIA | Razionalizzazione carburanti, Assopetroli: “No a forzature e fughe in avanti”

Articolo pubblicato da Quotidiano Energia il 28 ottobre 2020

Razionalizzazione carburanti, Assopetroli: “No a forzature e fughe in avanti”

Nel processo per la razionalizzazione della rete carburanti “bisogna evitare forzature estemporanee e fughe in avanti” perché utilizzando questo approccio “c’è il rischio concreto di bloccare anziché accelerare il rinnovamento”. E’ quanto si legge in una lettera aperta del presidente di Assopetroli, Andrea Rossetti, inviata ai quotidiani di settore.

Il documento non cita nessuna proposta in particolare ma, a quanto si apprende, il riferimento sarebbe all’impostazione e ai contenuti della Pdl (depositata il 7 ottobre e al momento non ancora stampata) del deputato M5S Andrea Vallascas che prevede, tra l’altro, la cancellazione del vincolo di fornitura di esclusiva, una nuova disciplina per la politica dei prezzi e interventi sui contratti. Per il presidente di Assopetroli, per razionalizzare la rete, bisogna partire dalla risoluzione De Toma (approvata un anno fa all’unanimità dalla commissione Attività produttive della Camera e ancora inattuata) “che nel metodo ha il pregio di nascere dal confronto tra tutti gli stakeholder e che ha tracciato la traiettoria da seguire e definito i macro-obiettivi, chiamando il Governo a individuare le misure conseguenti”.

Rossetti è convinto che sia arrivata l’ora del confronto “valorizzando i punti di vista comuni e districando i nodi più complessi”. Allo stesso tempo – si legge nella lettera (disponibile in allegato) – il settore “deve tirare fuori ancora più energie per contrastare il pericolo numero uno: l’infiltrazione della criminalità organizzata”. Spetta alle principali rappresentanze, prosegue il numero uno dell’associazione, “farsi carico di un piano credibile di razionalizzazione definendo non solo ‘quanti’ e ‘quali’ impianti chiudere ma soprattutto il ‘come’”. Inoltre “è compito degli operatori indicare la strada, forti della conoscenza del settore, scongiurando il rischio di provvedimenti non concertati calati dall’alto”.

Ma una parte del lavoro da svolgere ricade anche su istituzioni e organi di controllo che hanno l’onere “di operare una stretta sui controlli e sull’implementazione delle tante norme (antifrode e non) già in vigore, per dare segnali chiari al mercato, promuovere un sano rinnovamento della rete e mettere alle corde chi alimenta il mercato illegale”.

“Razionalizzare l’infrastruttura distributiva non è semplice”, ammette Rossetti. I tentativi susseguitisi negli anni, “con risultati più che deludenti, sono un monito chiaro”. Servono quindi “senso di responsabilità e realismo”. La responsabilità “di dare comunque una cornice di regole chiare, stabili, impermeabili al mutare dei governi, che mantengano la convenienza degli operatori ad investire e il realismo di non immaginare soluzioni velleitarie e irrealizzabili”, conclude la lettera.

La scorsa settimana anche i gestori hanno presentato un piano per la razionalizzazione che ha tra i punti essenziali la chiusura obbligatoria di 10.000 punti vendita entro il 2023, un Fondo pubblico per bonifica e smantellamento e la moratoria per nuove stazioni di servizio.

Lettera aperta AP-AE_Razionalizzazione rete_28.10.2020