Assopetroli Assoenergia, con la collaborazione di Figisc Anisa Confcommercio, prosegue il monitoraggio “SIA – Stacco Italia Accise” (Accise e Iva) e rende noti i dati della rilevazione prezzi del differenziale sul costo dei carburanti al consumo tra Italia e resto d’Europa (Europa a 28) e ne promuove la più ampia diffusione al fine di generare, nelle Istituzioni pubbliche e nei consumatori, una maggiore consapevolezza “dell’anomalia italiana” rappresentata da un carico fiscale eccessivo sui carburanti (benzina verde) che, al netto delle addizionali regionali, è giunto nel mese di marzo appena concluso al 60,66% del prezzo al consumo.
Il dato che colpisce è che del differenziale oltre il 93% per la benzina e addirittura oltre il 98% per il gasolio sono tasse.
A fine Marzo il consumatore italiano ha pagato in media la benzina 26,13 € cent/litro e il gasolio 25,14 € cent/litro, in più che nel resto d’Europa !
Sulla base dei dati forniti dalla Commissione Europea e dal MISE, nel mese appena concluso, la media aritmetica del prezzo al consumo praticato nei 28 Paesi UE pone in risalto che:
Benzina, il prezzo italiano è più alto di 26,13 €cent/litro, di cui ben 24,33 €cent/litro sono dovuti alle maggiori imposte (Accise e IVA) e solo 1,8 €cent/litro ad un maggiore prezzo industriale;
Gasolio, il prezzo italiano è più alto di 25,14 €cent/litro, di cui ben 24,69 €cent/litro sono dovuti alle maggiori imposte (Accise e IVA) e solo 0,0045 €cent/litro ad un maggiore prezzo industriale.
Si rammenta che dal primo marzo e sino alla fine del 2014, è in vigore un aumento su benzina e gasolio per autotrazione di 0,0024 centesimi di euro/litro (art. 61 lettera e) del decreto–legge 69/2013 (DL FARE).
Complessivamente gli aumenti di accisa sui carburanti, già programmati sino al dicembre 2018, comporteranno un aggravio per oltre 1.443 milioni di euro di accise (IVA sulle accise compresa).