Convegno Oil&nonOil del 22 ottobre 2020
La pandemia ha rivoluzionato anche gli spostamenti casa-lavoro e i consumi di energia e di beni modificati dalla diffusione del lavoro da remoto sono un fenomeno che potrebbe diventare strutturale con rischi per numerosi settori, ma anche nuove opportunità. La domanda dei carburanti tradizionali, solo per fare un esempio, potrebbe subire uno spostamento dal trasporto persone al trasporto merci. I rappresentanti delle associazioni dei settori chiave della mobilità, dalla distribuzione carburanti alla mobilità condivisa, dal trasporto merci all’automotive, potranno illustrare le loro ipotesi di scenario futuro.
Come è cambiata la mobilità degli italiani, e il conseguente effetto sui consumi di carburanti, con lo smart working? E’ questa la domanda posta ai partecipanti del convegno promosso da Quotidiano Energia in occasione della fiera Oil&nonOil 2020. Tutti i presenti, tra cui Marina Barbanti (Direttore UNEM), Luisa Di Vita (Communication Director NISSAN), Alessio Raccagna (Director government affairs Sud Europa LIME), Massimo Marciani (Presidente Freight Leaders Council) e il nostro Sebastiano Gallitelli (Segretario Generale Assopetroli-Assoenergia), sono d’accordo sul fatto che la pandemia ha rivoluzionato alcuni aspetti della nostra vita molto impattanti sulla mobalità/consumi come, appunto, la modalità di lavoro “smart” o tradizionale. Gallitelli, in particolare, si è soffermato sull’accelerazione di un trend che era già in atto, ovvero lo spostamento verso nuovi modelli di consumo e mobilità. Se un tempo il consumatore faceva rifornimento lungo il tragitto casa lavoro, oggi necessita di un’offerta nuova che metta l’individuo e i servizi alla persona al centro. Siamo di fronte quindi a un cambio di paradigma. Il consumatore dovrà trovare non più una semplice stazione di servizio ma un vero e proprio hub di servizi: spazi pensati per il lavoro smart, possibilità di ricevere gli acquisti fatti online, forme di mobilità alternativa, anche in condivisione.