Articolo di Staffetta Quotidiana del 16 giugno 2021
Il presidente Archipatti commenta le dichiarazioni del ministro Giovannini
Concentrarsi sullo stop alle vendite di auto nuove a diesel e benzina e non sul rinnovo del parco circolante per il presidente di Confindustria Aniasa, Massimiliano Archiapatti, è “un’assurdità”. Rispondendo ad una domanda della Staffetta al termine della conferenza stampa per la presentazione dell’ultimo rapporto dell’associazione del noleggio e del car sharing di Confindustria, Archiapatti ha commentato le parole del ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, che ha sottolineato la necessità di individuare una data certa per lo stop alla vendita di auto con motori a combustione interna (v. Staffetta 15/06).
“Siamo dell’idea che questa sia una distorsione di attenzione. Oggi se dovessimo mantenere il ritmo di immatricolazione di 1,5/1,7 milioni di veicoli all’anno ci vorrebbero 27 anni per rinnovare completamente il parco circolante”, ha detto il presidente Archiapatti. “Il 30% del circolante è Euro 4 o inferiore. Concentrarsi sul nuovo, su veicoli che sostanzialmente hanno risolto la tematica delle emissioni, è dal punto di vista associativo una distorsione. Personalmente la reputo un’assurdità”. “Il problema della sostenibilità non esiste per le Euro 6 di ultima generazione. Voglio sottolineare – ha aggiunto – che ci sono delle case auto che stanno mettendo in discussione gli investimenti per le Euro 7 perché temono che la spinta solo sull’elettrico possa creare loro delle difficoltà”.
“La realtà è che l’Italia è un paese che basa la propria mobilità sull’auto”, ha spiegato il presidente di Aniasa che ha definito il parco circolante italiano “l’elefante nella stanza”. “Speriamo che sia soltanto un passaggio di facciata e non pratico”, ha concluso Archiapatti.