SQ – Frodi carburanti, operazione europea su falso lubrificante

Articolo del 15 gennaio 2021

Condotta dalla procura di Amburgo con Eurojust. Il falso olio destinato soprattutto in Italia, Spagna e UK

Un’operazione di polizia condotta ieri dalle autorità tedesche con il supporto giudiziario di 11 Paesi europei (tra cui l’Italia) coordinati da Eurojust, l’agenzia UE per la cooperazione giudiziaria. Oggetto delle indagini una frode sui carburanti, fatti passare per oli lubrificanti, in quanto tali con una tassazione minore. Due le persone arrestate per frode fiscale e riciclaggio in Austria e Polonia, considerate al vertice di una rete criminale che ha truffato le autorità fiscali tedesche per un importo vicino agli 8 milioni di euro. Perquisizioni sono state condotte in 40 luoghi in 11 Paesi, di cui 10 in Germania ad Amburgo, Brema, Duisburg e Friburgo.

La “centrale operativa” era proprio ad Amburgo, dove tra il 2018 e il 2020 i sospetti di origine tedesca, russa e polacca gestivano un’azienda che nominalmente vendeva solventi e agenti anticorrosivi, prodotti esenti dall’accisa ai sensi della legge tedesca. In realtà, i prodotti contenevano elevate quantità di gasolio e benzina. Si tratta, si legge in una nota Eurojust, del fenomeno dei cosiddetti “lubrificanti dieselizzati”, la vendita cioè di carburanti fatti passare per lubrificanti. Un fenomeno che “si è sviluppato enormemente nel settore energetico in tutta Europa, generando un’evasione di accisa per centinaia di milioni di euro.

La maggior parte dei prodotti è stata venduta a clienti finali in Italia, Spagna e Regno Unito. Con un’elaborata frode, attraverso lo scambio di fatture, la rete criminale è riuscita anche a evitare di pagare l’Iva alle autorità fiscali di Amburgo. I sospetti hanno utilizzato diverse società per condurre transazioni finanziarie in tutta Europa e coprire così la truffa. Eurojust ha coordinato l’azione di autorità giudiziarie di 11 paesi: Austria, Bulgaria, Croazia, Germania, Italia, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Svizzera e Regno Unito.

L’operazione sul campo è stata eseguita dalla Procura della Repubblica di Amburgo e dalle autorità doganali e di controllo fiscale di Amburgo e Rostock.