Precisazione del presidente Assopetroli alla Staffetta
“Dal punto di vista del carico fiscale, già oggi, non vi è alcun dubbio che ciò non comporterebbe alcun aggravio di accisa”. E’ quanto precisa alla Staffetta il presidente di Assopetroli, Andrea Rossetti, fugando il dubbio che l’utilizzo del gasolio auto al posto del risca possa comportare un aggravio di accisa (v. Staffetta 13/10). Aggiungendo che “se il gasolio auto EN590 è destinato al riscaldamento deve essere opportunamente tracciato ai fini doganali con colorante rosso. E così denaturato, viene automaticamente gravato della stessa identica accisa del gasolio riscaldamento tradizionale: oggi poco più di 403 euro per 1.000 litri”. Su questo fronte, tiene a sottolineare Rossetti, si può essere chiari sin da ora: “non ci sarebbe alcun aumento di accisa e nessun apprezzabile aumento del costo industriale. Bisogna ricordare infatti che l’accisa sul combustibile non cambia, perché legata all’utilizzo, che resta finalizzato alla produzione di energia termica. Per questa svolta concreta occorre solo aggiornare la normativa nazionale di riferimento e quella regionale collegata. Il nostro sistema produttivo e distributivo è già pronto”.
Pubblicato dalla Staffetta Quotidiana il 14 ottobre 2016