SQ – La rete carburanti del futuro secondo McKinsey

Articolo del 7 aprile 2021

McKinsey – Fuel retail in the age of new mobility (Scarica)

Il calo dei consumi, le nuove fonti di profitto

Dallo sviluppo del non oil all’alleanza con i grandi marchi della distribuzione e della ristorazione; dalla redditività delle ricariche elettriche al calo strutturale dei consumi petroliferi. La società di consulenza McKinsey ha messo a punto un rapporto sul futuro della distribuzione carburanti, dopo la pandemia e in relazione alla nuova mobilità.

Secondo l’analisi il settore può continuare a offrire rendimenti interessanti in futuro, soprattutto attingendo a fonti di reddito aggiuntive, dal non oil alla ricarica elettrica. Per attingere a queste fonti, gli operatori dovranno ripensare le proprie strategie, sviluppare le proprie capacità e trasformare le proprie attività.

Quanto al non oil, il documento indica una possibilità nella crescita dei minimarket, sulla scia del desiderio dei consumatori di evitare supermercati affollati.

In generale e a livello globale, i profitti dalla vendita al dettaglio di carburanti sono previsti in calo dagli 87 miliardi di dollari del 2019 a 79 miliardi nel 2030. Un calo che però dovrebbe essere compensato dai guadagni nelle vendite non oil, previsti in aumento da 22 a 30 miliardi. Dalle ricariche di veicoli elettrici, il cui contributo oggi è trascurabile, dovrebbero arrivare 20 miliardi di dollari entro il 2030. Per agganciare questa opportunità, saranno necessari investimenti significativi non solo nelle infrastrutture di ricarica ma anche in strutture per i clienti in attesa.

Il calo dei consumi determinerà nelle economie mature una razionalizzazione delle reti, anche se probabilmente non sulla scala vista negli anni ’80. A lungo termine, i margini del settore dipenderanno dalle caratteristiche del mercato locale – livello di concorrenza, penetrazione degli ipermercati, prevalenza di stazioni non presidiate – e probabilmente si dimostreranno più resilienti dei volumi di vendita.

Tra le tendenze del non oil, il documento individua l’aumento degli acquisti di generi alimentari in piccoli negozi locali rispetto alle grandi spese nei supermercati; l’aumento degli ordini online di cibo; l’uso di menu digitali e soluzioni di pagamento contactless nei negozi. Queste tre tendenze, secondo McKinsey, metteranno sotto pressione alcuni settori commerciali (tabacco, bevande, snack, riviste e servizi telefonici). I distributori di carburanti dovranno prepararsi a soddisfare le nuove esigenze con nuovi modelli di business, dallo sviluppo di punti vendita multifunzione (alimentari, farmacia, servizi postali) al multibrand (partnership con aziende come McDonald’s e Starbucks).