La Commissione ritiene che i biocarburanti prodotti a partire da colture alimentari e foraggere possano contribuire solo in misura limitata alla decarbonizzazione dell’economia”. Lo scrive la commissaria all’Energia Kadri Simson, rispondendo a una interrogazione degli eurodeputati della Lega, iscritti al gruppo Id, Isabella Tovaglieri e Paolo Borchia. Nell’interrogazione gli eurodeputati evidenziavano come il Parlamento italiano, nella legge di delegazione europea 2019-2020, abbia approvato una modifica alla delega per il recepimento della direttiva Red II, sull’energia rinnovabile, con cui si è prevista l’esclusione dal 1° gennaio 2023, dell’olio di palma, dell’olio di soia e dei loro derivati dagli obblighi di miscelazione al combustibile diesel e dalla produzione elettrica rinnovabile, così come dal relativo conteggio delle fonti rinnovabili e dai sussidi di mercato. “La misura anticipa quanto disposto dalla direttiva che prevedeva all’articolo 26 l’esclusione graduale dal 31 dicembre 2023 fino e non oltre il 31 dicembre 2030 – evidenziavano gli eurodeputati -, e pone importanti criticità relative alla garanzia dell’occupazione, degli investimenti, del rimborso dei finanziamenti bancari e alla certezza del diritto”.
La Commissione, in merito, ricordando come l’Italia non abbia ancora notificato il recepimento della direttiva Red II (la scadenza era il 30 giugno 2021), evidenzia come la normativa non escluda l’introduzione sul mercato o l’utilizzo di biocarburanti negli Stati membri. “Per il calcolo del proprio contributo agli obiettivi in materia di energia rinnovabile nell’ambito della revisione della direttiva sulle energie rinnovabili, tuttavia, gli Stati membri non sono tenuti a considerare i biocarburanti prodotti a partire da colture alimentari e foraggere. Pertanto, l’articolo 26, paragrafo 1, terzo comma della direttiva stabilisce – ricorda la commissaria -, che ‘gli Stati membri possono fissare un limite inferiore e possono distinguere, ai fini dell’articolo 29, paragrafo 1, tra diversi tipi di biocarburanti, bioliquidi e combustibili da biomassa ottenuti da colture alimentari e foraggere, tenendo conto delle migliori evidenze disponibili riguardo all’impatto del cambiamento indiretto di destinazione d’uso dei terreni'”.